“Ci dispiace doverlo ribadire, ma al Governo Monti e al ministro Patroni Griffi era stato detto, con largo anticipo, che l'articolo 23 del 'decreto salva Italia' era un errore e avrebbe prodotto solo disastri. Quello lanciato adesso è un allarme tardivo, perché arriva dopo le smentite perentorie sui rischi a cui si esponeva l'intero sistema dei servizi gestito delle Province”. Così Federico Bozzanca, segretario nazionale Fp Cgil, interviene in merito alle conseguenze della mancata approvazione del Dl sul riordino delle Province.

“Un esempio su tutti – rileva il dirgente sindacale –,  è quello dei servizi scolastici. Parliamo, per essere chiari, di 5.179 edifici e della gestione della loro sicurezza, ovvero 117mila classi che ospitano quasi 2,6 milioni di studenti. L'errore è a monte, ovvero nell'aver messo mano al sistema con una logica mediatica, con un intervento frettoloso privo di un'idea nuova di governance, che ha lasciato in un limbo non solo le Province, ma soprattutto i servizi da loro offerti e i lavoratori che li offrono. L'instabilità politica di questa fase ha un suo peso, ma oggi serve un provvedimento in tempi brevi che ridimensioni i tagli e consenta di colmare il vuoto normativo relativo all'organizzazione di servizi”.