“Se lo stato della trattativa è questo, bisogna aprire una fase di mobilitazione, e non aspettare passivamente la conclusione”. Lo dice Gianni Rinaldini, coordinatore nazionale dell’area «La Cgil che vogliamo», intervistato dal Manifesto. “Bisogna far pesare la mobilitazione dei lavoratori e dei pensionati sugli obiettivi del sindacato e della Cgil. Mi pare sia necessario esser conseguenti con le dichiarazioni che sono state fatte”.

D’altronde “il governo un giorno dice che vuol fare la riforma con il consenso, un altro che andrà avanti anche senza... Mi sembra che abbiano un obiettivo preciso, ma siano in stato confusionale per quanto riguarda il percorso”. E l’obiettivo è “quello indicato nella lettera della Bce (dell'agosto scorso, inviata a Berlusconi), che è ‘superare le eccessive rigidità nel mercato del lavoro’. Non c'è nulla che operi seriamente per la riduzione della precarietà”.