“La Costituzione è la carta di tutti e non si può modificare in questa maniera come sta facendo il governo”. A dirlo è il segretario generale della Cgil Basilicata Angelo Summa, intervenendo sul referendum costituzionale di domenica 4 dicembre: “Quando si discutono le regole generali è necessaria la massima condivisione. Invece qui, nel tratto costituzionale, c’è un’eccessiva verticalizzazione. La verticalizzazione dei poteri, lo svuotamento dei ruoli e delle assemblee elettive, dove insiste la rappresentanza dei cittadini e dei lavoratori, insieme a questo esproprio del territorio e delle Regioni, fa sì che oggi si passi dell’estremo federalismo che andava correndo dopo il 2001 a un neo centralismo nazionale. Le Regioni e soprattutto i cittadini non avranno più poteri su materie importanti”. 

Per Angelo Summa “andiamo verso un’idea politica di questo Paese che è la subordinazione delle classi dirigenti ai governi in generale, regionali e nazionale. L’idea che sottende questa riforma è pericolosissima perché la politica non ci sarà più ma solo i governi. Qui siamo in presenza di governi nazionali che utilizzano il rapporto politico dei territori e delle Regioni per dare risorse. Questo lo vediamo anche nella nostra regione, rispetto a come il governo regionale utilizza le risorse nei rapporti con i sindaci, decidendo discrezionalmente se rilasciare delle risorse a un territorio o a un altro”.