Da due settimane va avanti la lotta dei 24 lavoratori della Rational di Massa. Azienda nata negli anni 50, produce grandi lavatrici e asciugatori di comunità, grandi macchine apprezzate nel mondo, oltre che in Italia. “Certo, anche in questo settore è passata la crisi, ma c’è ancora mercato, basta vedere quante sono nel tessuto urbano le lavanderie a gettone. In fabbrica ci sono le professionalità giuste, progettano, costruiscono le loro macchine pezzo su pezzo (da fuori arrivano solo i motori elettrici), le collaudano, le imballano e le spediscono al committente”, si legge in una nota della Cgil Toscana.

“L’azienda attraversa una crisi finanziaria, pesante, ma non impossibile, aggredibile con l’aiuto di tutti, istituzioni locali e regionali in primis. Per arrivare a soluzione, per non perdere lavoro, oltre alla determinazione degli operai e delle loro rappresentanze sindacali che non manca, alla solidarietà attiva delle istituzioni, ci vorrebbe anche la volontà della proprietà a fare la propria parte. Ieri c’è stato un incontro con due dei 4 fratelli proprietari al 25% dell’azienda, non è andato bene, non per questo ai lavoratori è venuta meno la voglia di lottare per il proprio posto di lavoro”, continua il comunicato.

Era già in programma ed è stato confermato l’appuntamento di sabato 1° aprile, alle ore 17, davanti alla fabbrica (via Catagnina 10, a Massa): un presidio organizzato dagli addetti Rational che continuano la loro assemblea permanente. Da tutta la regione toscana arriveranno delegazioni di lavoratori. Da Roma per la Fiom arriverà il segretario nazionale Enzo Masini, da Firenze per la Cgil Toscana il segretario Mirko Lami. Paolo Gozzani, segretario generale della Cgil di Massa Carrara, chiama a raccolta, attraverso il suo profilo Facebook, le Rsu e i lavoratori della provincia impegnati nelle vertenze che non hanno trovato soluzioni proficue: ex Eaton, ex Syntech, ex Ica, ex Redcom, ex Imerys, ex Tirrena e tutte le altre. “Lo scopo – scrive – è quello di dare voce alle problematiche territoriali sul lavoro e di unificare le vertenze per portare lavoro a Massa Carrara”.