L’organizzazione del lavoro è una delle variabili che più influenzano la qualità e la sicurezza del lavoro. Ha un impatto significativo sul senso di appartenenza all’impresa/ente, sulla fiducia, sulle motivazioni dei lavoratori, sulla propensione a mettere a disposizione capacità psico-fisiche, intellettuali. Quindi sulla produttività. Contrariamente a quanto sostenuto dalla “spiegazione standard”, i trend deludenti sia della produttività che della qualità della vita lavorativa sono dovuti alla debole presenza di innovazioni organizzative, di nuove pratiche di lavoro, di stili partecipativi di direzione del personale, di forme di cooperazione attiva dei lavoratori, di politiche dinamiche di regolazione collettiva delle relazioni di lavoro, di robusti ed equi sistemi di incentivazione del personale.

Su queste premesse è stata costruita la sezione monografica del nuovo numero della rivista, dedicata proprio all’organizzazione del lavoro. I contributi riportati analizzano innanzitutto il legame tra organizzazione del lavoro e produttività. Esaminano quindi le ricadute delle diverse pratiche/innovazioni introdotte sulle condizioni di lavoro, dedicando maggior attenzione alla lean production, e in particolare al modello della World Class Manufacturing.

Il numero propone poi una sezione dedicata alla recente riforma del mercato del lavoro predisposta dal governo Monti. I contributi di Umberto Romagnoli, Nicola Acocella, Riccardo Leoni, Paolo Pini e Lorenzo Zoppoli raccontano i fatti più rilevanti della riforma, ne analizzano l’approccio, le contraddizioni, evidenziando le rotture e continuità con le precedenti modifiche della legislazione sul lavoro e offrendo alcune prime valutazioni sulle sue possibili conseguenze.

La sezione Tendenze ospita un interessante articolo di Francesco Sinopoli che discute sull’ideologia prevalente che sta dietro le attuali politiche economiche europee e, conseguentemente, dietro le scelte in materia di diritto del lavoro. Infine, un contributo di Paquale Iuso, che esamina la recente storia sindacale italiana seguendo un approccio attento alla sua collocazione nelle dinamiche delle relazioni internazionali, in particolare nel processo di costruzione dell’Europa comunitaria.

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