Sabato 8 novembre più di 3000 dipendenti pubblici del Veneto andranno a Roma, assieme a tutti i lavoratori impiegati in questi importanti settori, per difendere i servizi pubblici e chiedere al Governo di fermare i tagli lineari ed investire sulla qualità del sistema e del lavoro. “La qualità del lavoro pubblico nella nostra Regione – dichiarano Daniele Giordano Segretario Generale Fp Cgil, Marj Pallaro Segretario Generale Fp Cisl, D'Emanuele Scarparo Segretario Generale Uil Fp e Enrico Strati Segretario Generale Uil PA – sta a dimostrare come il ruolo dei lavoratori sia determinante per offrire servizi fondamentali di qualità ai cittadini e considerati d'eccellenza, ma che rischiano di essere messi in ginocchio dal blocco del turn over e dal taglio dei trasferimenti”.

Nel Veneto i Lavoratori pubblici rappresentano circa l'8% del lavoro dipendente sul totale degli occupati ed il blocco del turn over, dal 2009 ad oggi, ne ha determinato il calo costante. “Nella nostra Regione – sostengono i sindacalisti - i lavoratori pubblici sono passati da circa 112.000 nel 2009 ai circa 108.000 di oggi. Questi dati dimostrano come i servizi pubblici siano stati già colpiti da una riduzione del personale in servizio. Di questo passo non si riuscirà più a garantire i livelli qualitativi offerti sino ad oggi ai cittadini. Il reddito di questi lavoratori, fermo dal 2009, anno in cui è stato rinnovato l'ultimo contratto, ha visto una perdita di circa 4mila euro in 5 anni. L'ulteriore blocco contrattuale rappresenterà l'ennesima ingiustizia e darà un colpo ai salari e all'economia della nostra regione.

E' necessario un cambio radicale delle scelte da parte del governo Renzi e dei partiti, sia a livello nazionale che territoriale, per aprire un vero processo di riforma delle pubbliche amministrazioni sostenuta da una ripresa della contrattazione che valorizzi il lavoro ed i servizi.

Per questo auspichiamo che anche il Presidente della Regione Venet,o Zaia, che spesso a parole ha difeso l'importanza dei servizi pubblici, sostenga le sacrosante rivendicazioni dei lavoratori a veder riconosciuti i loro diritti e si adoperi con le organizzazioni sindacali per riformare e rilanciare il sistema dei servizi pubblici in Veneto.

Le rivendicazioni alla base della manifestazione di sabato 8 novembre saranno al centro del percorso di rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie che si terranno il prossimo marzo e riguarderanno, in Veneto, circa centomila lavoratrici e lavoratori che attendono risposte chiare da tutti i livelli istituzionali”.