Domani, 17 gennaio, i segretari confederali della Cgil Gianna Fracassi e Giuseppe Massafra parteciperanno all’udienza del “Processo Condor” presso l'aula bunker del carcere di  Rebibbia.  La III sezione della Corte di Assise di Roma leggerà il dispositivo con cui si chiuderà, dopo quasi due anni di dibattimento e 60 udienze, il processo per i sequestri e gli omicidi di quarantadue giovani, tra cui venti italiani, avvenuti in Cile, Argentina, Bolivia, Brasile e Uruguay tra il 1973 e il 1978. Gran parte di loro sono ancora oggi desaparecidos, i corpi non sono mai stati ritrovati.

Il procedimento ha portato alla sbarra trentaquattro imputati appartenenti alle più alte gerarchie dei regimi militari che, tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80, hanno infaustamente governato i paesi dell’America Latina. Il sistema “Condor”, ordito per eliminare qualunque forma di opposizione e dissidenza di natura politica presente all’interno dei singoli stati, o tra gli esuli negli stati vicini, ha causato la scomparsa e l’uccisione di decine di migliaia di persone, molte delle quali erano di origine o cittadinanza italiana.

Il Pubblico Ministero, Dott.ssa Tiziana Cugini, che ha condotto la maggior parte delle udienze, al termine della sua requisitoria ha chiesto 27 condanne all’ergastolo e un’assoluzione (5 imputati nel frattempo sono deceduti).

La Cgil, insieme a Cisl, Uil, è ente a sostegno delle parti civili, rappresentate dai familiari delle vittime, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Emilia Romagna.