Primo Maggio a Portella della Ginestra dedicato agli esodi dei migranti, a quanti per sfuggire alle guerre dei loro paesi e realizzare un sogno di libertà hanno perso la vita. Anche dal luogo dove il 1° maggio del 1947 avvenne la strage ad opera della banda criminale di Salvatore Giuliano, e dove persone la vita 11 persone, a cui si aggiunsero nel conto delle vittime una trentina di feriti, il titolo è uguale a quello scelto per il Primo Maggio a Pozzallo: “La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro e sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso”.

Il programma prevede la posa dei fiori al cimitero, il concentramento alle ore 9.30 alla Casa del Popolo e il corteo da Piana degli Albanesi fino al luogo della strage. Nel posto dove sorge la stele con i nomi delle vittime scolpiti si terrà il comizio, alle ore 11.30. Interverranno il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo e la componente della segreteria nazionale Gianna Fracassi. Sarà presente anche Luciano Silvestri, responsabile del dipartimento legalità della Cgil nazionale. “Quello dei migranti di oggi era lo stesso sogno delle popolazioni meridionali e dei siciliani, che dal 1861 in poi furono protagonisti di un grande esodo che coinvolse milioni di persone. Erano donne, uomini, bambini. E non numeri. Avevano anche loro un sogno da realizzare e i sogni non possono morire. A Portella domani ricorderemo persone, la comunità dei migranti e i lavoratori, parte integrante di uno stesso movimento, animato dal sentimento dell’inclusione, dove il più forte aiuta il più debole”, dichiara Enzo Campo, che si soffermerà sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione ma anche su quello della crescita e dello sviluppo dell’Isola, puntando il dito, per tornare all’emergenza in corso dei collegamenti sull’asse Pa-Ct, sulla fragilità delle infrastrutture siciliane.