“Registriamo una totale indifferenza da parte delle istituzioni sulle richieste di incontro in merito alle violazioni della normativa del settore portuale”. Lo denunciano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ricordando che “per il prossimo 11 maggio abbiamo indetto lo sciopero nazionale di portuali e marittimi sui molti casi di autoproduzione di operazioni portuali, in alcuni casi non autorizzate, che denotano grandi responsabilità delle Autorità di Sistema Portuale”.
“Tra i motivi dello sciopero – spiegano le tre organizzazioni sindacali – lo svilimento del ruolo di regolazione delle AdSP sul mercato del lavoro e delle imprese, oltre a un’interpretazione autoreferenziale del modello di rappresentanza sociale degli organismi previsti dalla legge. A ciò si aggiunge l'assenza pressoché totale in molti porti della vigilanza sulla sicurezza del lavoro, disapplicando anche previsioni contrattuali sui protocolli”.
Secondo Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, infine, “è una situazione da cui è indispensabile uscire, altrimenti si corre il serio rischio di aggravare le relazioni sindacali con la conseguente intensificazione delle iniziative di protesta. Stiamo contrastando scenari che – concludono le tre organizzazioni sindacali – vanno nella direzione opposta allo sviluppo economico e occupazionale dei porti e dello shipping nazionale e a quanto contemplato dalla normativa vigente”.