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Ad agosto 2025, Lauria, Pagliarelle e Serricella diventeranno il cuore di tre giornate dedicate a ricordare e celebrare la storia dei minatori del Mezzogiorno, un mestiere che unisce fatica, orgoglio, tradizione e dolore, ma anche un’eredità di lotte sindacali e conquiste collettive. L’iniziativa, dal titolo “Sulla strada dei minatori”, è organizzata dalla Fillea Cgil nazionale con la collaborazione della Fillea Calabria e Basilicata, e vuole rendere omaggio a quei lavoratori che, partendo da contrade e frazioni spesso isolate, hanno trascorso lunghi mesi lontani da casa, impegnati nei campi base dei grandi cantieri per costruire gallerie, tunnel, trafori, autostrade e linee ferroviarie come l’Alta Velocità, il collegamento del Brennero o la Salerno-Reggio Calabria.
Il viaggio di questi lavoratori inizia in piccoli comuni del Sud Italia, territori che vivono da decenni una condizione di arretratezza economica e precarietà. Qui, il mestiere di minatore si tramanda di padre in figlio da più di un secolo, in un equilibrio costante tra lavoro altamente specializzato e discontinuità occupazionale. Lauria, Pagliarelle e Serricella sono comunità che per gran parte dell’anno restano popolate quasi esclusivamente da donne, anziani e bambini. Gli uomini partono per i cantieri lontani e tornano ad agosto, quando il “miracolo” del rientro ricompone temporaneamente le famiglie, prima di un nuovo addio a fine estate. Da quel momento riparte il conto alla rovescia: “quanto manca a Natale o al prossimo permesso?”, mentre le vite restano separate, divise tra chi resta a prendersi cura della famiglia e chi affronta la fatica quotidiana della galleria.
Accanto al sacrificio, però, c’è il dolore per le troppe vite spezzate. Le morti sul lavoro, le malattie professionali – tra cui la silicosi – hanno segnato la storia di intere generazioni di minatori. Pagliarelle ha voluto dedicare la piazza centrale e l’intera frazione ai suoi figli caduti, erigendo un monumento in bronzo dello scultore Mimmo Greco che raffigura un minatore all’uscita da una galleria, con le mani sugli occhi per difendersi dal bagliore della luce. Questo simbolo racchiude il senso di una storia sindacale e sociale che ha contribuito a far crescere la Fillea Cgil, con battaglie mirate a migliorare le condizioni di lavoro e a costruire una contrattazione più vicina ai bisogni concreti, ai diritti e alla sicurezza.
Il programma
Il programma prenderà il via il 13 agosto a Lauria, in provincia di Potenza, con la celebrazione della messa nella chiesa madre di San Nicola, seguita da una tavola rotonda dal titolo “Tra passato e presente” che vedrà la partecipazione di rappresentanti sindacali, istituzionali e del mondo dell’impresa, insieme a medici e associazioni dei minatori. La giornata si concluderà nella villa comunale del Rione Superiore con la musica dal vivo del gruppo “Destinazione 90”.
Il 16 agosto la manifestazione si sposterà a Pagliarelle, nel crotonese, dove sarà inaugurata la nuova Piazza dei Caduti sul lavoro. Dopo la messa e la posa di una corona al monumento dedicato ai minatori scomparsi, il dibattito si concentrerà sul tema “Grande Opera SS 106, Occupazione e Sicurezza”, con interventi di minatori, amministratori locali, rappresentanti dell’Anas e della Cgil. La serata si chiuderà con il concerto di Giuseppe Medaglia e il suo “Italian music show 80/90/00”.
L’ultimo appuntamento, il 17 agosto, si terrà a Serricella, frazione di Acri, con una messa pomeridiana e la tavola rotonda “La sicurezza dei minatori e di tutti i lavoratori: un impegno per la vita”, introdotta dai saluti delle autorità locali e dei rappresentanti dell’associazione minatori. Interverranno esponenti sindacali, politici e rappresentanti delle comunità dei lavoratori, in un momento di confronto e riflessione collettiva.