I lavoratori della Montebovi hanno deciso di continuare lo sciopero fino al 5 dicembre. Lo comunica la Flai Cgil di Pomezia. Come è noto, i dipendenti dell'industria dolciaria romana sono in lotta, con scioperi e presidi, dal 26 novembre scorso, giorno del rifiuto dei vertici aziendali di far svolgere un'assemblea sindacale all'interno dello stabilimento, organizzata a seguito di una serie di operazioni fatte dal management nei riguardi del personale, considerate illegittime dai sindacati.

"In primis – denunciano Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil della provincia di Roma –, la procedura di mobilità per 21 lavoratori, poi i tre licenziamenti disciplinari, decisi dalla direzione a ridosso di uno sciopero. Inoltre, le operazioni di affitto unilaterale di rapporti di lavoro da una società all'altra, la promiscuità di lavoratori nei reparti di produzione, la messa in ferie forzate di 21 addetti dal 15 ottobre, il ritardo del pagamento degli stipendi arretrati, gli ennesimi atti unilaterali nei confronti di alcuni dipendenti, che si sono visti recapitare la comunicazione della minaccia di sospensione definitiva dell'attività produttiva, nonchè la comunicazione della mancata erogazione del saldo degli stipendi di ottobre, rinviandolo a data da destinarsi.

"Oltre a tutto ciò – affermano Gianfranco Moranti, Stefano Passamonti e Massimo Persiani, delle segreterie di Flai, Fai e Uila –, abbiamo assistito, assieme ai lavoratori presenti al presidio, all'inserimento di manodopera durante la notte mai alle dipendenze della Montebovi in sostituzione di quella scioperante. Per questo, abbiamo richiesto un'ispezione al ministero del Lavoro, che puntualmente ha avviato un controllo presso le società in questione. Per martedì 5 dicembre abbiamo dato la nostra disponibilità a incontrare i rappresentanti aziendali presso il Comune di Lanuvio, dove ribadiremo la nostra posizione, e cioè che la proprietà dovrà ritirare tutti i provvedimenti in atto, nonchè presentare un piano industriale, finora mai visto, chiaro e trasparente".