“A distanza di quarantuno anni continuiamo a pretendere verità e giustizia su una delle pagine più drammatiche della storia del nostro Paese”. E' quanto si legge in una nota della Cgil in occasione del 41° anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia, dove il 28 maggio del 1974, durante un comizio antifascista, un ordigno esplosivo uccise 8 persone e ne provoco il ferimento di oltre un centinaio”.

“Tenere viva la memoria, non abbassare mai la guardia contro il terrorismo - prosegue la nota - e ristabilire verità e giustizia per quella strage non solo sul versante storico ma anche su quello giudiziario, è una necessità dovuta alle vittime e ai loro familiari, così come alla nostra stessa democrazia”.

“Responsabilità politiche e materiali, connivenze e occultamenti sono, infatti, da tempo assodati sul piano storico, ma solo in parte invece sul piano giudiziario. Noi però non ci rassegniamo - continua la Cgil - e proseguiremo con il massimo impegno per rimarcare la necessità di arrivare finalmente anche ad una verità giudiziaria”.

“Chiediamo i nomi degli autori materiali e dei responsabili di quella strage atroce e sanguinosa, condizione fondamentale anche per favorire quel clima di fiducia determinante per la qualità della democrazia e le istituzioni del nostro Paese”, conclude la nota.