Oggi, giovedì 7 aprile, alle 10.30 un gruppo di giovani e precari del Comitato "il nostro tempo è adesso | la vita non aspetta" ha effettuato un blitz nella sede dell'Inps in via dell'Amba Aradam a Roma, per rilanciare la giornata di mobilitazione nazionale di sabato 9 aprile. "L'azione simbolica - spiegano gli organizzatori in una nota - ha voluto ribadire la necessità di una riforma del welfare che riguardi anche le giovani generazioni, i precari, i lavoratori autonomi".

Durante l'azione è stato messo in piedi, all'interno della struttura, uno 'sportello precario' dal quale si simulavano le ipotetiche pensioni dei contribuenti precari e a partita Iva; sono state distribuite banconote finte che rappresentavano l'indennità di disoccupazione negata ed è stato esposto uno striscione dal primo piano del palazzo con la scritta: "Inps - Io Non Posso Sognare? - Il 9 Aprile liberiamoci dalla precarietà".

"Siamo molto preoccupati", continuano i promotori della manifestazione, dopo le dichiarazioni del presidente dell'istituto Antonio Mastrapasqua sul timore che la simulazione della pensione ai parasubordinati provocherebbe un sommovimento sociale. "La nostra non è una contrapposizione tra garantiti e non garantiti - concludono - come abbiamo spiegato nel corso dell'azione, la precarietà è un problema che riguarda tutto il paese".