“Ci volevano i pensionati e le pensionate per avvicinare i sindacati. Vuol dire che la forza della nostra saggezza produce delle buone azioni. L'unità di Cgil, Cisl e Uil, però, è molto di più di una buona azione. Costruire l'unità ovunque, non solo tra i pensionati, è un fatto positivo per tutti: anziani, giovani e lavoratori. Sopratutto di questi tempi: meglio uniti, anche litigando, che divisi per la gioia di chi vuole farci sparire. Sono tempi complicati, lo sappiamo tutti, ma noi che ne abbiamo viste tante, vogliamo mettere a disposizione la nostra storia in un percorso unitario, per far uscire il nostro paese dal buco nero della crisi”. Lo ha detto Carla Cantone, segretario Generale dello Spi Cgil, a conclusione della giornata nazionale di mobilitazione dei sindacati dei pensionati a Milano. La giornata, con iniziative anche a Roma e Palermo, è stata organizzata da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil per chiedere al governo interventi urgenti su reddito da pensione, fisco, welfare, sanità e non autosufficienza.

“Il nostro obiettivo - ha continuato Cantone - è combattere chi vuole indebolite il sindacato per rendere più debole e più sola la nostra rappresentanza. Se crediamo tutti insieme che questo sia vero, non c'è motivo di stare divisi. Noi, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, siamo qui insieme. E questo nostro stare insieme continuerà anche dopo la giornata di oggi. Dovremo continuare la mobilitazione, fino a che non avremo risposte positive alle nostre richieste su politiche sociali, assistenza, sanità e superamento di troppe diversità di trattamento tra chi lavora e chi è in pensione. Penso al bonus di 8o euro, che ci è stato negato, un errore e un affronto da parte del governo. Noi siamo contenti per l'estensione alle mamme, ma per noi è un'occasione quasi impraticabile, noi i bambini li abbiamo fatti il secolo scorso”.

Ma la leader dei pensionati Cgil pensa anche “alla no tax area, un altro graffio ai pensionati. Le diversità tra i pensionati italiani e gli anziani degli altri paesi europei sono troppe. Sono diversità da superare per avere un welfare europeo. Per questo non basta trattare solo con il governo italiano, ci vuole un'Europa sociale e un forte sindacato europeo che combatta per la parità”.

“Oggi – ha continuato Cantone – i pensionati vengono vergognosamente indicati come chi ruba il futuro ai giovani, come dei privilegiati. Noi non siamo privilegiati, noi abbiamo costruito questo paese e la sua democrazia, abbiamo lavorato sempre, e pagato sempre le tasse. Noi siamo quelli che oggi aiutano le famiglie con grandi sacrifici. Noi siamo quelli che lottano per il lavoro. Per dare il lavoro a chi lo perde e a chi lo cerca. Per noi il lavoro viene al primo posto. Per questo dico a Renzi: facciamo girare la ruota da un'altra parte, non sempre verso i soliti noti”.

La leader sindacale si è rivolta direttamente al presidente del Consiglio, quando ha detto: “Cambia verso, modifica la legge di stabilità invece di modificare l'articolo 18. Pensa a produrre sviluppo. E sopratutto lavoro, che non si produce taglieggiando i patronati che offrono servizi ai cittadini. Il governo ci convochi e vedrà che troverà in noi la volontà di cercare insieme le soluzioni migliori per garantire i diritti di cittadinanza, giustizia e uguaglianza ai tanti pensionati del nostro paese”.

“Non saremo mai i fantasmi della società – ha concluso Cantone -. Siamo attivi e vispi, perché abbiamo la passione. E abbiamo la voglia di continuare a combattere, e la forza d'animo che ci viene dalla consapevolezza di non esser stati mai rassegnati. Anche oggi continueremo a manifestare, come nel passato, tutti insieme nei territori, senza escludere nessuna piazza. E' l'autonomia che ci rende uniti. Ma se saremo uniti nei territori, saremo uniti anche a a livello nazionale”.