“Siamo intervenuti su un aereo che perdeva quota e che doveva cambiare varie parti in volo. Andiamo fieri di aver favorito l'apertura di tanti mercati, dall'energia ai trasporti, dal commercio alle professioni. Nei prossimi mesi contiamo di introdurre meccanismi che facilitino la nascita di nuove imprese”. È decisamente soddisfatto del’operato del governo, il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, in un’intervista a tutto campo con Carlo Tecce de Il Fatto quotidiano. “Per finanziare l'agenda per la crescita cerchiamo di recuperare risorse dalla lotta all'evasione fiscale e dai tagli agli sprechi. Per finanziare gli investimenti, senza aggravare il debito pubblico, abbiamo introdotto norme innovative per accelerare le infrastrutture, attrarre risorse private e non perdere quelle comunitarie: quasi 80 miliardi di progetti sono già stati individuati, approvati per la parte pubblica e in corso di accelerazione. E stiamo trovando i modi per restituire alle imprese i 100 miliardi di crediti scaduti”.

Sul tema del giorno, la spending review, Passera dice che “è un lavoro impostato da tempo. Ci siamo dati obiettivi ambiziosi sulle spese modificabili nel breve termine: 8-10 per cento su base annua. Per gli acquisti pubblici abbiamo nominato un commissario che dovrà mettere a pieno regime la Consip, riconsiderare tutti gli acquisti e metter fine all'inaccettabile differenza di prezzo che oggi le diverse amministrazioni pagano per gli stessi prodotti o servizi. Tutti – e i ministeri per primi – devono fare la loro parte per evitare che scatti l'aumento dell'Iva a ottobre, che avrebbe inevitabilmente effetti recessivi”.