Dopo il varo della manovra finanziaria, non è ancora pervenuta alcuna risposta alla richiesta avanzata da Cgil, Cisl e Uil al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni di un incontro sulla legge di bilancio e sui temi della previdenza e del mercato del lavoro. Parte così questa settimana la campagna di mobilitazione delle tre confederazioni, mediante assemblee in tutti i luoghi di lavoro, sia per confrontarsi con lavoratori e pensionati sia per sostenere la piattaforma unitaria del 20 settembre scorso.

Il primo appuntamento è per oggi (martedì 24 ottobre) in Toscana, dove si svolgono gli Attivi unitari “Cambiare le pensioni, difendere l’occupazione, garantire la sanità, rinnovare i contratti”. A Firenze l’assemblea si tiene al PalAffari (in piazza Adua, alle ore 10), con la partecipazione del segretario nazionale Uil Domenico Proietti (presiede il segretario generale Cisl Toscana Riccardo Cerza). A Lucca l’assise è in programma al Polo Fiere e congressi (in via della Chiesa 237, alle ore 10), dove interviene il segretario nazionale Cisl Maurizio  Petriccioli (presiede la segretaria generale Cgil Toscana Dalida Angelini). A Siena l’attivo unitario è previsto al PalaGiannelli (in viale Sclavo, alle ore 10), conclude il segretario confederale Cgil Roberto Ghiselli (presiede il segretario organizzativo Uil Toscana Arturo Papini); intervengono un lavoratore della Whirlpool, un giovane a partita Iva, una lavoratrice del Comune, un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, un lavoratore di Poste Italiane, un giovane, una pensionata e un pensionato.

Nella piattaforma unitaria Cgil, Cisl e Uil chiedono più risorse sia per l’occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali, il congelamento dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita, un meccanismo che consenta di costruire pensioni dignitose per i giovani che svolgono lavori discontinui; e la riduzione dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione delle donne con figli o impegnate in lavori di cura. Sollecitano il governo, inoltre, a intervenire sull’adeguamento delle pensioni in essere, ad assicurare la piena copertura finanziaria per il rinnovo e la rapida e positiva conclusione dei contratti del pubblico impiego, infine a stanziare risorse aggiuntive per la sanità e il finanziamento adeguato per la non autosufficienza.

“Con la manovra il governo ha creato un vulnus rispetto all'intesa col sindacato sulle pensioni. La manovra non affronta i problemi della previdenza né quelli della sanità. Sarebbe un pessimo segnale dato al mondo del lavoro”. Così il segretario generale Cgil Susanna Camusso in una recente intervista al Corriere della Sera, ricordando che dopo la campagna di assemblee “saranno prese le necessarie risoluzioni. Certo, non possiamo star fermi in attesa di un incontro che non arriva”. Il leader sindacale ha rimarcato che la Cgil ha sempre detto di “voler cambiare la riforma Fornero, perché ci deve essere un equilibrio tra la messa in sicurezza dei conti e la giustizia sodale. Gentiloni ci ha detto, sbagliando, che applicherà la legge sull'adeguamento dell'età alla speranza di vita. Ma un edile o un minatore non hanno la stessa aspettativa di vita di un magistrato”. Nell’intervista, infine, Camusso ha sottolineato la necessità di “ridefinire la governance Inps, dove per la prima volta il Civ (Consiglio di indirizzo e vigilanza, rappresentativo delle parti sociali, ndr.) ha bocciato il bilancio. Civ che, del resto, non viene preso in considerazione da un presidente che decide tutto. È un modello che non funziona”.