Una lettera di Susanna CamussoAnnamaria FurlanCarmelo Barbagallo e della Ces (Confederazione Europea dei Sindacati), è stata inviata al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, in vista della sua partecipazione alla riunione del Consiglio EPSCO del prossimo 7 dicembre, per sottolineare l'urgenza di una strategia comunitaria vincolante sulla parità di genere. Il 31 dicembre prossimo scadrà infatti la strategia della Commissione europea per la parità uomo-donna 2016-2020, e i sindacati firmatari ribadiscono la necessità di un intervento tempestivo. Analoga missiva è stata inviata dai Paesi affiliati alla Ces ai rispettivi ministri competenti.

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil si dicono "molto preoccupati per il fatto che la Commissione europea intenda declassare la nuova strategia per la parità tra donne e uomini a documento di lavoro", perché "un documento di lavoro è ben lungi dall'essere un reale strumento di cambiamento per le donne in Europa". Inoltre, spiegano Camusso, Furlan e Barbagallo, "non sarebbe vincolante, mentre una strategia fornirebbe una visione a lungo termine, un quadro politico generale e meccanismi di monitoraggio e di rendicontazione".

Senza una strategia politica sulle pari opportunità nell'Unione Europea, prosegue la lettera, "sarà difficile, se non impossibile, fare fronte agli impegni giuridici per il conseguimento della parità tra uomini e donne, secondo quanto stabilito dagli articoli 2 e 3, c. 3, e dall'articolo 8 del Trattato". "A due mesi dall'adozione dei nuovi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - si legge - l'Unione Europea deve passare dalle parole ai fatti e sviluppare la propria linea politica per dare sostanza ai diritti delle donne".

Camusso, Furlan e Barbagallo ricordano anche che "a giugno di quest'anno ventidue ministri titolari delle pari opportunità hanno inviato una lettera congiunta alla Commissaria Jourova chiedendo a gran voce una nuova Strategia per la parità tra donne e uomini 2016-2020". E nello stesso mese, "il Parlamento europeo ha adottato a larga maggioranza una posizione in merito, in cui esorta la Commissione a definire e adottare una nuova, distinta strategia per i diritti delle donne e per la parità di genere in Europa".

"Adesso - sostengono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil - è importante che la Commissione europea trasformi tutti gli appelli degli Stati membri, del Parlamento Europeo, dei sindacati e delle organizzazioni della società civile in una strategia concreta. Il prossimo 7 dicembre - concludono rivolgendosi a Poletti - Lei prenderà parte alla riunione del Consiglio EPSCO. Confidiamo nel suo impegno per sollecitare una strategia UE vincolante sulla parità tra donne e uomini e rifiutare ogni altra proposta che non corrisponda a tale obiettivo".