"L’accordo della Golden Lady Company con il Governo Serbo per l’apertura di un nuovo stabilimento in Serbia aggiunge un ulteriore grave tassello alla destrutturazione del sistema produttivo del paese senza che vi sia una benché minima presa di posizione del Governo italiano". Lo affermano in una nota il segretario generale della Filctem Cgil Giovannini e il segretario regionale Cgil dell'Emilia Romagna Mattioli.

"Ci sono 350 lavoratrici che hanno diritto ad un futuro ed un territorio che fonda parte della sua economia locale sul valore industriale di quel sito produttivo - scrivono i segretari - Nell’accordo sottoscritto al Ministero c’è un impegno alla riconversione dell’Omsa di Faenza e per tale obiettivo devono essere investite risorse e costruite opportunità in grado di garantire livelli occupazionali compatibili con la drammaticità del trauma sociale prodotto dalla decisione della Golden Lady. Non ci serve una 'soluzione qualunque' - si legge ancora nella nota - e vogliamo, come sindacato, lavoratrici e lavoratori, essere attori del nostro futuro".

"Per queste ragioni azienda e Governo
devono presentarci urgentemente un piano sostenibile per il rilancio produttivo ed occupazionale su quel sito ed in quel territorio e la stessa Regione, assieme alle Istituzioni locali, devono lavorare per questo obiettivo ed essere parte attiva per impedire soluzioni industriali inadeguate o la pura cessione dello stabilimento senza mettere valore aggiunto in termini produttivi ed occupazionali", concludono Mattioli e Giovannini.