Ieri pomeriggio (7 ottobre) presso il ministero dello Sviluppo economico si è tenuto un incontro tra il gruppo Nestlé e le federazioni sindacali nazionali Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil insieme a una delegazione di Rsu per valutare lo stato degli andamenti produttivi e occupazionali dei vari stabilimenti presenti in Italia con un focus specifico sul settore gelato e sullo stabilimento della Perugina. 

"L'azienda – riporta un comunicato sindacale unitario – ha confermato la volontà di continuare a produrre in Italia, ma non ha indicato un piano industriale comprensivo di investimenti in grado di sostenere tale obiettivo. L'eventuale costituzione  di una nuova società del gelato al 50% con la R&R group, annunciata a mezzo stampa, può essere una indicazione a voler continuare a produrre il gelato ma non è chiaro come sostenere la produzione nei due stabilimenti di Parma e Ferentino che hanno visto negli ultimi cinque anni diminuire del 18% i volumi produttivi". 

"Per quanto riguarda lo stabilimento della Perugina, dove i volumi negli ultimi cinque anni son diminuiti del 17%, dei 250 lavoratori stagionali storici ad oggi solo 45 hanno svolto attività lavorativa, per sole tre settimane. Mentre gli altri  dipendenti sono interessati dal secondo anno di solidarietà, l'azienda non ha ancora predisposto un piano industriale in grado di sostenere la saturazione produttiva dell'impianto."

"Come Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil – conclude la nota – chiediamo al ministero dello Sviluppo economico di sollecitare la multinazionale a realizzare nuovi investimenti nel nostro paese in una fase di ripresa dei consumi come quella attuale. A conclusione dell'incontro il ministero si è impegnato a continuare a  monitorare l'evoluzione della situazione lasciando aperto il tavolo di confronto tra le parti".