“Coloro che hanno impedito di andare avanti con le riforme in questo anno sono Cgil e Fiom nel blocco sindacale”, mentre tra i partiti “Vendola, Fassina e molte posizioni nel Pdl che hanno impedito più liberalizzazioni delle professioni”. Lo ha detto oggi il premier uscente e futuro candidato Mario Monti.

“Sarebbe molto importante – dice Monti rivolto a Bersani - acquisire invece allo sforzo della sinistra oltre al centro, dove anche lì non è che sia tutto oro, anche i riformisti di sinistra e di destra disponibili”. In particolare, il Professore ribadisce di puntare “a sinistra su parte considerevole del Pd come Ichino, che addirittura ha lasciato il Pd per venire nel nostro movimento, ma anche Morando, Tonini, Vassallo che hanno scritto una lettera a un quotidiano rivendicando che il Pd stia con Monti”.

Mentre sul fronte Pdl nel mirino di Monti c'è Brunetta
: “Dal punto di vista economico generale l'onorevole Brunetta che sta portando, con l'autorevolezza del professore di una certa statura accademica, posizioni estreme e settarie. Dentro il Pdl - ha osservato ancora Monti - c'è una certa vicinanza agli ordini professionali delle farmacie, delle altre professioni e questo ha impedito di portare avanti le liberalizzazioni”.

Sulla ipotesi patrimoniale, Monti ribadisce che ci sono “altri interventi più importanti
nel sistema fiscale da fare, ma non è un discorso che debba essere evitato come il diavolo”. Comunque “il sistema fiscale penso debba avere uno strumento di redistribuzione”. A Mucchetti, neo candidato del Pd, risponde su come tagliare di un punto le aliquote sul fisco: “Gran parte della risposta sta nel controllo della spesa e nella lotta all'evasione. Se si vuole essere prestigiatori non si va da nessuna parte”.