Il Molise è stato duramente colpito dalla crisi. Proprio in queste ore è arrivato l'annuncio da parte del ministero del Lavoro dello sblocco di 14 milioni di euro per finanziare la cassa integrazione e mobilità in deroga nella regione. “Ma non sono fondi sufficienti. La regione è in una crisi profonda di tutto il suo sistema produttivo, un sistema già di per sé molto fragile. E la crisi coinvolge praticamente tutti i settori, dal metalmeccanico al tessile, all'agroalimentare. C'è il rischio che alcune delle aziende più importanti della regione, come lo Zuccherificio, la Gam e l'Itr, chiudano definitivamente”. A dirlo è Sandro Del Fattore, segretario generale della Cgil Molise, ai microfoni di Italia Parla su RadioArticolo1.

“Per questo - ha continuato Del Fattore - dobbiamo affrontare le questione del sostegno al reddito dei lavoratori. E non soltanto dell'industria, perché quella che viviamo è una crisi complessiva di tutto il sistema economico. E' una situazione molto difficile, rispetto alla quale le risorse stanziate non saranno sufficienti. E' diverso tempo che le organizzazioni sindacali stanno premendo unitariamente affinché si diano risposte concrete. Il 28 giugno scorso abbiamo organizzato una delle più grandi manifestazioni nella storia del Molise, e abbiamo proseguito con diverse altre iniziative. Al momento, in molte delle vertenze, in particolare in quelle più difficili, non abbiamo ancora nessuna risposta credibile dalla Regione . Finché non ci sarà questa risposta, i sindacati continueranno nella loro mobilitazione”.

“Il quadro dell'occupazione in Molise è abbastanza sconsolante - ha ricordato il segretario regionale della Cgil -. Una ragazza su due vive il dramma di cercare inutilmente un lavoro, e la situazione delle donne over 40 inoccupate e disoccupate è drammatica. Ma questo è soltanto uno dei tanti numeri. La disoccupazione registra uno dei tassi più alti in Italia, e il dato che riguarda la povertà relativa ha ormai superato il 25% delle famiglie molisane. E lì c'è una parte consistente del lavoro dipendente. Un altro dato è l'aumento molto consistente del lavoro nero. In questo, il Molise è secondo soltanto alla Calabria. Il sommerso è ormai diventato il vero ammortizzatore sociale nel nostro territorio. Per questo le risorse stanziate con ogni probabilità non saranno sufficienti a coprire l'esigenza e il bisogno di sostegno al reddito”.

I provvedimenti del governo, dal Jobs act al Def, tra l'altro, potrebbero avere un impatto negativo anche sulla situazione molisana. “Il jobs act, oltre a precarizzare ulteriormente i rapporti di lavoro, non porta nulla dal punto di vista degli incrementi occupazionali - ha affermato Del Fattore -. Per far crescere l'occupazione non c'è bisogno di nuove riforme del mercato del lavoro che tendono a tagliare diritti. Per far crescere l'occupazione c'è bisogno di investimenti produttivi pubblici e privati, e la nuova manovra economica del governo non presenta niente di tutto questo. Anzi, ci sono nuovi tagli e quindi si rischia di deprimere ulteriormente l'economia del nostro paese. Da questo Def, inoltre, non c'è nulla che possa far presagire un'inversione di tendenza, né per l'Italia né soprattutto per le regioni del mezzogiorno".

"Per questo - ha concluso - la nostra protesta proseguirà nelle prossime settimane con nuove iniziative, sia davanti alle aziende in crisi sia sotto la regione, ma anche sotto alcuni ministeri di Roma. Molto probabilmente avremo iniziative sotto il ministero dell'Agricoltura con i lavoratori e le lavoratrici di uno degli impianti più in difficoltà: lo Zuccherificio, da anni in crisi, e per il quale non c'è ancora nessuna risposta”.