Nella tarda serata di ieri 28 febbraio sono stati firmati, presso il ministero dello Sviluppo economico, gli accordi tra Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, Agricola Vicentina e Regione Molise, per il rilancio della filiera avicola Molisana. È quanto si apprende da una nota congiunta dei sindacati. L’accordo prevede che Agricola Vicentina, società del gruppo Amadori, una volta perfezionato l’acquisto dei beni della Gam (Gestione agroalimentare olisana), avvii una stagione di investimenti che garantiranno un impatto positivo sul territorio, anche a livello occupazionale con la produzione di prodotti di alta gamma.

Su input delle organizzazioni sindacali è stato firmato un accordo quadro fra Regione, sindacati, azienda e ministero dello Sviluppo. "A fronte di un impegno della Regione Molise - spiegano i sindacati - a mettere in atto tutti gli strumenti di politiche attive e di ammortizzatori sociali previsti per le aree di crisi industriale complessa, e di accelerare l’iter burocratico per l’avvio dei lavori, l’accordo quadro garantisce la verifica dei diversi impegni presso un tavolo ministeriale".

“Con questo accordo – dichiarano Fai, Flai e Uila - si avvia un percorso che ridà speranza ad un territorio afflitto negli ultimi anni dalla desertificazione industriale. Vigileremo sulla realizzazione degli investimenti e sullo stato di avanzamento dei lavori”.

"E' un importante punto di arrivo, ma anche un impegnativo punto di partenza – commenta la segretaria nazionale Flai, Sara Palazzoli –. Le nostre firme rappresentano la possibilità concreta per la ripartenza di uno stabilimento chiuso ormai da quattro anni, con una nuova azienda che si è presentata con un piano d’investimenti serio e importante, che avrà significative ricadute occupazionali su tutto il territorio molisano. Questo è un punto di partenza, una nuova fase in cui, se da una parte, dovremo vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni che Amadori ha garantito, dall’altra, abbiamo la responsabilità sociale di tutelare in ogni modo possibile quei lavoratori che non saranno riassorbiti in azienda".

"Sarà nostro compito - prosegue la dirigente sindacale - verificare l’attuazione di tutti gli strumenti di politiche attive che la Regione ha riportato negli accordi e garantire in ogni modo i diritti di tutti i 280 lavoratori Gam, che generosamente e responsabilmente hanno accettato un nuovo e delicatissimo piano industriale, devono essere tutelati in ogni modo, soprattutto a fronte di accordi che dovranno permettere il rilancio di un territorio e di una filiera così importante per tutta la regione”.