Garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, favorire l’inclusione sociale, tutelare l’integrità psico-fisica della persona. Sono questi gli obiettivi dell’Osservatorio regionale sulle molestie nei luoghi di lavoro costituito dalla Regione Puglia, su forte impulso dei sindacati. L’organismo, previsto da una legge regionale del marzo 2014 specificamente rivolta ai temi di salute e sicurezza, ha visto ufficialmente la luce nei giorni scorsi. Della struttura fanno parte il presidente (nominato dalla Regione), la Consigliera di parità, tre rappresentanti sindacali (Cgil, Cisl e Uil) e tre di parte datoriale (Confapi, Coldiretti, Confartigianato). La partecipazione alle riunioni dell’Osservatorio non comporta alcun onere a carico della Regione.

“L’Osservatorio ha il compito di svolgere azioni a supporto della Regione per migliorare la qualità e il benessere sul lavoro, anche attraverso la prevenzione e il contrasto alle molestie di qualsiasi genere” spiega Antonella Morga, segretaria regionale della Cgil Puglia e componente della struttura: “Ha incarichi di coordinamento sulle tematiche per cui è stato costituito e riceve continue informazioni, attivando un pressante monitoraggio, sull’attività degli ‘Sportelli di ascolto’, costituiti in ogni territorio con fondamentali compiti di confronto con i lavoratori”.  

La presenza del sindacato confederale, continua l’esponente Cgil, è “garanzia affinché l’organismo sia in grado di favorire una più larga applicazione dei principi e delle tutele sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, assicurando alle lavoratrici e ai lavoratori più deboli di trovare ascolto e accoglienza contro discriminazioni e vessazioni oggi poco riconosciute e difficili da rendere note”. Il compito delle parti sociali ora, conclude Antonella Morga, è quello di “dare la massima pubblicità all’iniziativa e a favorire azioni tese alla costituzione in ogni territorio degli Sportelli di ascolto, previsti dalla stessa legge regionale del marzo 2014, al fine di incrociare le nostre informazioni e far veicolare la più ampia comunicazione”.