Milano al centro di trasformazioni sociali del territorio, Milano esempio positivo di città rigenerata. Ma anche qui non mancano le contraddizioni: da una parte si corre, cresce l’occupazione; dall’altra si annaspa. È la sintesi del convegno organizzato dallo Spi per “Futuro. Non si dice, si fa”, la festa nazionale di LiberEtà al Mudec, il museo delle culture nato dalle ceneri delle ex officine Ansaldo.

“La nostra prima richiesta – spiega il segretario generale dei pensionati Cgil Ivan Pedretti – è la sicurezza. Il tema più delicato e complesso per un sindacato come il nostro, di area della sinistra, che non si risolve con la semplice denuncia né soltanto solo con la repressione. Si deve affrontare con serietà, con la consapevolezza che stiamo parlando della garanzia di civiltà per le persone”.

A pochi passi da qui c’è il Giambellino, che vedrà una grande trasformazione dal punto di vista abitativo. “Milano è un esempio positivo per tanti motivi, ma non possiamo dimenticare i problemi di quelle zone”, spiega il segretario della Camera del lavoro Massimo Bonini: “Serve attenzione strategica per i problemi sociali, in particolare su legalità e sicurezza, ovviamente insieme all’integrazione e all’accoglienza. E poi c’è il tema della casa, la difficoltà per alcune fette di popolazione, i prezzi insostenibili per giovani e anziani”.

Alla tavola rotonda hanno partecipato anche esponenti della giunta Sala. Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, salute e diritti, ricorda che Milano ha un’area metropolitana a doppia velolcità, e che si stanno facendo interventi concreti contro l’esclusione sociale. “La nostra amministrazione – ha detto – si impegna con investimenti, c’è una mole di denaro imponente, ma c’è tantissimo lavoro da fare e i pensionati attivi sono una straordinaria risorsa per aiutarci”. 

Per Carmela Rozza, assessore alla Sicurezza, in città ci sono palazzi non degni di essere a Milano, insieme a una serie di problemi tra cui speculazione, occupazioni abusive, mancato rispetto delle regole, “senza che la Regione faccia interventi seri”. Uno dei progetti da lei annunciati consiste nel mandare persone madrelingua insieme ai vigili di quartiere nelle zone dove vivono gli stranieri per chiedere, insieme, il rispetto delle regole, e questo significa anche avere polizia locale multicolore.

Si chiude con un dato: quasi un quarto della popolazione milanese (pari a circa 320mila persone) è over 65. E tanta parte di questa gente può fornire un contributo per le periferie: “Raccogliamo la sfida del sindaco Sala – conclude Pedretti –. Dobbiamo fare azioni concrete, serve uno sforzo comune, la politica da sola non ce la fa".