Federmeccanica ha presentato le linee guida per il rinnovo del ccnl, che esprimono nettamente, sostiene la Fiom di Milano, quel che pretendono le forze padronali: cancellazione dei minimi contrattuali, di tutti gli automatismi salariali definiti, del diritto al pagamento dei primi tre giorni di malattia con il salario legato alla presenza; aumento dell'orario di lavoro individuale, dei turni, dei giorni lavorativi; la cancellazione del ruolo negoziale della Rsu nella definizione degli orari e l’obbligatorietà dello straordinario anche al sabato e fino a 200–250 ore all'anno; accentuazione della possibilità di derogare alle leggi e al ccnl, recependo nel testo del contratto le recenti modifiche legislative che hanno peggiorato pensioni, ammortizzatori sociali e lavoro precario.
 
Il 23 luglio è stato convocato il primo incontro sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro. A quel tavolo, siederanno solo i firmatari dell’accordo separato del 2009: Federmeccanica, Fim e Uilm. Per la prima volta, la Fiom non è stata convocata. "Con questo atto gravissimo – si legge in una nota della Fiom milanese –, che, di fatto, straccia persino l’accordo interconfederale del 28 giugno 2011, Federmeccanica si assume la responsabilità di cancellare il contratto nazionale ed estendere il modello Fiat in ogni azienda metalmeccanica. Lo stesso vale per Fim e Uilm, se proseguiranno sulla strada che finora hanno percorso: accettare il ricatti dei padroni, negare parola e possibilità di decidere alle lavoratrici e ai lavoratori, escludere dal confronto la Fiom, ossia più rappresentativa organizzazione sindacale".

"Non vogliamo un altro accordo separato – sostiene la Fiom di Milano –, ma il contratto nazionale di tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici. Abbiamo un’altra piattaforma, votata dalle metalmeccaniche e dai metalmeccanici e ci batteremo perché non vengano cancellati i diritti, negata la democrazia e peggiorate le condizioni di lavoro. Per questo, lunedì 23 luglio si terrà uno sciopero, dalle ore 9 ai turni di mensa, e nel contempo si terrà, dalle 9.30  in poi, un presidio davanti ad Assolombarda".