Un incontro urgente, o almeno una convocazione tematica del Consiglio territoriale dell’Immigrazione della Calabria: lo chiede Antonino Calogero, segretario generale della Cgil di Piana di Gioia Tauro, una lettera inviata al Prefetto del capoluogo regionale. "Tutti gli sforzi compiuti a Rosarno - scrive il sindacalista -, in primis quelli encomiabili compiuti dalla prefettura, rischiano di venir meno se non s’interviene con urgenza. Non è stato un caso che, dopo i fatti noti di due anni fa, si siano ottenuti risultati importanti sia sotto il profilo del riconoscimento della dignità ai lavoratori migranti che dimorano a Rosario, che sul versante della costruzione di basi solide per la convivenza".

Oggi però, "l’incalzare della crisi ha causato non pochi disagi agli stranieri che, per mancanza di lavoro, ogni anno sono sempre più costretti a rimanere oltre la stagione di raccolta degli agrumi a Rosarno per evitare di sobbarcarsi costi per trasferimenti dall’esito incerto. Questo pone la necessità di organizzare un’accoglienza anche per i tanti che rimangono oltre la stagionalità".

"E’ questo - si legge nella missiva - alla base dei motivi che, nei giorni scorsi, hanno costretto il Comune di Rosarno ad avviare decisioni su come far fronte alla nuova condizione per evitare che questa possa divenire un’emergenza; trae spunto da ciò l’ipotesi paventata di introdurre a carico dei migranti il pagamento di un contributo di soggiorno. Come Cgil siamo molti preoccupati dall’impatto che potrebbe avere questa scelta, al di là delle ragioni che la spingono e che comprendiamo".

Pertanto, scrive Calogero, "al fine di evitare che i ragazzi, i quali vivono già grande difficoltà non avendo in questo periodo tante possibilità di lavoro e quindi di guadagno, possano essere costretti ad abbandonare i campi di accoglienza e tornare nei luoghi indecorosi di provenienza", la richiesta al prefetto è di "farsi promotore di valutare l’eventualità di una convocazione del consiglio territoriale dell’immigrazione o la promozione di un incontro tra il Comune di Rosarno, il mondo sindacale e delle associazioni, nonché la Provincia di Reggio Calabria e la Regione Calabria. Si precisa - conclude Calogero - che Regione Calabria e la Provincia di Reggio Calabria avevano già assunto impegni solo parzialmente ottemperati".