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Rappresentano l’8,2% di tutti i contribuenti e contribuiscono al 5,3% del reddito nazionale. Ma uno straniero su due dichiara al fisco meno di 10mila euro, per una media di 12.481 (7.367 in meno degli italiani). È quanto emerge in sintesi da un’indagine realizzata dalla Fondazione Leone Moressa che anticipa il secondo rapporto sull’economia dell’immigrazione (la presentazione il prossimo ottobre a Venezia). L'analisi tiene conto delle dichiarazioni delle persone fisiche in base al paese di nascita dei contribuenti per l’anno di imposta 2010 ed è stata condotta elaborando i dati forniti dal Tesoro. Viene fuori che il reddito dichiarato dai 3,4 milioni di contribuenti nati all’estero è pari 41,6 miliardi di euro.
"La quantificazione dei contribuenti stranieri e dei redditi da loro dichiarati - affermano i ricercatori della Fondazione Leone Moressa - permette di confermare ancora una volta come gli stranieri siano, e con ogni probabilità continueranno sempre più a essere, una parte importante della struttura economica del nostro paese. Studiare questo fenomeno significa comprendere come gli stranieri contribuiscano alla crescita complessiva dell’economia nazionale, non dimenticando come ci si potrebbe aspettare un’incidenza addirittura più elevata se solo il lavoro sommerso venisse regolarizzato: operazione, questa, a tutela degli immigrati, ma anche a beneficio dell’intera collettività".
DIFFERENZE DI GENERE. Il 42,2% dei contribuenti nati all’estero è donna ma contribuisce per appena un terzo dei redditi degli stranieri. La dichiarazione dei redditi media è di appena 10mila euro contro i 14mila degli uomini.
TIPOLOGIE DEI REDDITI. L’86,4% degli stranieri dichiara redditi da lavoro dipendente e assimilati, mentre appena il 19,2% compila anche la sezione del modello relativa ai terreni e fabbricati (quando per gli italiani si tratta dell’84,8%). In media si calcola come per i redditi da lavoro dipendente l’ammontare annuo si attesti a 12.260 euro, quasi 6mila euro in meno degli italiani.
CLASSI DI REDDITO. La metà dei contribuenti nati all’estero dichiara meno di 10mila euro, mentre se si tratta di soggetti nati in Italia la percentuale scende al 33,8%. In termini di percentuali cumulate, il punto mediano della distribuzione dei redditi degli stranieri si posiziona nella classe da 0 a 10mila euro, mentre per gli italiani, tra i 15mila e i 25mila euro.
PROVENIENZA. Il paese da cui proviene il maggior numero di contribuenti stranieri è la Romania: qui è nato il 18,1% di tutti i contribuenti stranieri. Seguono Albania e Marocco. Ma se i primi dichiarano mediamente 9.100 euro, per i secondi si tratta di 11.900 euro e per i terzi di 10.720euro. In quanto al genere, la Moldavia è il paese che annovera la maggior percentuale di donne contribuenti (56,7%) che dal 2009 sono aumentate del 21,4%.
DIFFERENZE REGIONALI. La presenza dei contribuenti nati all’estero è più alta nelle aree del Nord, più contenuta nel Mezzogiorno. Quasi il 20% dei dichiaranti stranieri si concentra in Lombardia seguito, distaccato di alcuni punti percentuali, da Veneto (11,1%), Emilia Romagna (10,8%) e Lazio (10,5%). Il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia si distinguono per la più elevata densità di contribuenti nati all’estero rispetto ai contribuenti totali. A guadagnare di più sono i contribuenti stranieri che vivono in Lombardia con quasi 15mila euro di reddito, seguiti da Friuli Venezia Giulia (14.108 euro), Piemonte (13.209 euro) e Veneto (12.837 euro). Ma è al Nord che si evidenziano i maggiori gap retributivi con gli italiani.