"I lavoratori della Micron Semiconductors hanno approvato con una larga maggioranza l’ipotesi di accordo unitaria che evita i licenziamenti e consente una gestione non traumatica delle problematiche occupazionali". Ne dà notizia in una nota Roberta Turi, responsabile Fiom Cgil del settore Ict, dopo il referendum che si è concluso ieri in fabbrica sull'ipotesi di accordo sottoscritta il 10 aprile scorso presso il ministero del Lavoro.

Su 1.008 aventi diritto hanno votato 893 lavoratrici e lavoratori, pari all'88,6%. I “sì” sono stati 748, pari all’87,4% dei voti validi, mentre i “no” 108, il 12,6%. Le schede bianche o nulle sono state 37.

"È un risultato importante - commenta la sindacalista -, frutto della lotta che le lavoratrici e i lavoratori hanno portato avanti in questi mesi. Ora la Micron deve lavorare per restituire all'azienda prospettive industriali e occupazionali. La StMicroelectronics, a sua volta, deve rispettare al più presto l'accordo e farsi carico di 170 lavoratrici e lavoratori Micron in esubero".

"Dal canto loro - conclude la nota - il governo e le istituzioni territoriali hanno assunto degli impegni importanti rispetto alle problematiche rimaste irrisolte e al settore della microelettronica. Impegni che vanno mantenuti attivando al più presto la 'cabina di monitoraggio' al fine di trovare soluzioni occupazionali per tutti i lavoratori che saranno coinvolti dalla cassa integrazione".