Secondo le Rsu Fiom alla Micron Semiconductor Italia Srl di Catania, controllata in Italia dall'americana Micron Technology, “i rapporti sindacali con l'azienda diventano sempre più difficili”. In particolare, i rappresentanti si riferiscono a “rinvii ed elusioni nei confronti delle organizzazioni sindacali sui temi che oggi sono sul tavolo, in primis il rinnovo dell'accordo di secondo livello, e che toccano nel cuore i diritti e le legittime richieste dei lavoratori”. Le Rsu ribadiscono l'ottimo stato di salute della Micron, di cui i lavoratori si assumono una fetta di merito non indifferente, ma “resta evidente l'atteggiamento industriale di chi considera le sedi fuori dagli Usa alla stregua di succursali che poca voce in capitolo hanno sul fronte di importanti scelte per il lavoro quotidiano”.

I fatti parlano chiaro, spiega la nota: la direzione aziendale, dopo l'ultimo tardivo incontro con la Rsu di luglio 2018, ha prima annullato l’incontro previsto per il 28/9 e poi proposto una nuova data provvisoria, previa conferma, per il 30/10. “Ad oggi sul tavolo ci sono due punti più preoccupanti: il rinnovo del contratto di secondo livello e l'informativa annuale prevista dal contratto nazionale. 
Il rinnovo del contratto parte dalla proposta predisposta dalle organizzazioni sindacali e già votata nelle assemblee dei lavoratori – si legge nel comunicato Rsu –. L'azienda, ad oggi, non si è espressa su alcun punto della proposta e l'incontro saltato il 28/9 sarebbe dovuto servire per verificare la disponibilità aziendale sui vari punti dell’accordo”.

Il contratto di secondo livello, in particolare, “è importante perché permette di concordare aspetti importantissimi quali il welfare aziendale, gli orari di lavoro, le relazioni industriali ecc., tutti punti che possono determinare una netta differenza per i diritti e le garanzie dei lavoratori. In passato la dirigenza italiana di Micron si è fregiata del merito di aver sottoscritto integrativi di secondo livello innovativi per il settore, ma purtroppo la sensazione è che questo primato sarà duro da mantenere nelle condizioni limitate in cui oggi si trova”.