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Oltre un centinaio di dipendenti, questa mattina, ha partecipato all’assemblea indetta dalla Filcams Cgil di Monza e Brianza davanti al punto vendita di Cesano Maderno. Sul posto sono giunti anche il consigliere regionale Gigi Ponti e il sindaco della città Maurilio Longhin per manifestare la loro solidarietà. I dipendenti di Mercatone Uno distribuiti su tutto il territorio nazionale sono circa 2.000. Cinquecento di questi si trovano in Lombardia e 52 proprio nella sede brianzola. Ma le lavoratrici e i lavoratori coinvolti salgono a 10mila se si conta l’intero indotto.
“Situazione inedita e drammatica”, l’ha definita Matteo Moretti, segretario generale della Filcams Cgil di Monza e Brianza, presente al presidio con tutta la segreteria di categoria al completo. “La Shernon Holding, società subentrata all’amministrazione straordinaria, in nove mesi ha accumulato 90 milioni di euro di debiti. Si parla di 5-6 milioni di euro di perdite al mese: situazione insostenibile che non poteva protrarsi, motivo per il quale è giunta la sentenza del fallimento, decretata dal Tribunale di Milano”, ha spiegato Moretti davanti alle serrande chiuse.
“È necessario dare risposte immediate sul reddito. Con la sentenza di fallimento, infatti, i lavoratori sono sospesi e nessuno se lo può permettere. È in gioco la dignità dei dipendenti, dignità calpestata anche dalle modalità con le quali sono venuti a conoscenza del fallimento: tramite messaggi sui social network. Tutto ciò è inaccettabile”, ha continuato Moretti, che ha aggiunto: “Ne abbiamo parlato il 27 maggio al ministro dello Sviluppo economico, che ci ha assicurato la massima attenzione”.
Le istituzioni, a tutti i livelli, possono giocare un ruolo importante in questa fase di incertezza. Gigi Ponti, da parte sua, ha annunciato di aver presentato, già lunedì scorso, una richiesta di audizione per la Commissione attività produttive: “La Regione deve fare la sua parte – ha dichiarato ai lavoratori in presidio il consigliere regionale, ex sindaco di Cesano Maderno –, il Pirellone ha una struttura in grado di interagire con il Ministero e capace di monitorare le intricate vicende giudiziarie”.