Bastano due nomi per dare un'idea della crisi delle Marche: Mobili Merloni, fabbrica storica del pesarese con 400 lavoratori in cassa integrazione, Antonio Merloni di Fabriano, con 1100 lavoratori in cassa tra ordinaria e straordinaria. Il dato peculiare delle Marche è il collasso delle piccole e piccolissime aziende, specie artigiane, che costituiscono la vera ossatura dell'economia regionale. Nel 2011 c'è stato un lieve arretramento della cassa integrazione, ma nel 2012 il dato è tornato a crescere assieme a quello delle domande di disoccupazione (70mila), riflettendo la perdita di 75mila posti di lavoro e la chiusura o la crisi di moltissime aziende. (c.g.)