"Dopo la multa dell'Antitrust, le dimissioni di Claudio Levorato dagli organismi dirigenziali di Manutencoop, a seguito del suo rinvio a giudizio, e la conseguente elezione degli organismi di “transizione”, nelle ultime assemblee dei soci – l'ultima si è tenuta lo scorso 28 maggio – lo stesso Levorato pare abbia dichiarato che la cooperativa sia sull'orlo del commissariamento e, in ogni caso, di fronte a una probabile modifica della compagine societaria con il subentro di un fondo americano come investitore", così in una nota  Antonio Mattioli, Cgil Emilia Romagna.
                                                                                    
Manutencoop è la più grande cooperativa italiana di servizio, che occupa più di 16.400 addetti di cui oltre un quarto (4.500) collocati nella regione. "Sono ormai anni che stiamo cercando in Emilia Romagna di ottenere un tavolo di confronto nel quale misurare il piano industriale e finanziario della cooperativa – aggiunge il sindacalista –, soprattutto dopo che, a partire dagli ultimi mesi del 2014, è iniziata una riorganizzazione unilaterale tutta improntata alla riduzione dei costi e giocata sulle condizioni dei lavoratori". 

"Mobilità interne, incentivazioni all'esodo, demansionamenti, modifiche dei contratti nazionali di lavoro applicati sono le azioni messe in atto dall'azienda senza alcun confronto o accordo con il sindacato – continua la nota –. Nella nostra regione Manutencoop opera soprattutto negli appalti della sanità e lo scenario poco chiaro che si profila dietro alle dichiarazioni dell'impresa non solo ci preoccupa, ma necessita dell'apertura di un confronto immediato, soprattutto per garantire la continuità dei servizi, il mantenimento dell'occupazione di migliaia di addetti, il ripristino e mantenimento di condizioni contrattuali e di lavoro dignitose e corrispondenti alle professionalità espresse". 
 

"Per queste ragioni non assisteremo da spettatori all'evolversi della situazione ma pretendiamo immediatamente l'avvio del confronto sul futuro di Manutencoop, in assenza del quale siamo pronti alla mobilitazione dei lavoratori", conclude il sindacalista.