Cgil, Libera, Arci, Acli, Avviso Pubblico, Anm e Osservatorio sociale sulle mafie Milano Lombardia, promuovono una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare, con l'obiettivo di favorire l’emersione dalla illegalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata, che “sono un bene di tutti”. 

La campagna, dal titolo “Io riattivo il lavoro”, verrà lanciata in un incontro pubblico che si terrà domani (mercoledì 19 dicembre) presso la Camera del Lavoro di Milano, a partire dalle ore 10.

Al novembre 2012 sono 1639 le aziende confiscate alle mafie. Circa 10 volte tanto sono quelle sequestrate. I settori più coinvolti sono il terziario, l’edilizia e l’agroalimentare. Il 37% in Sicilia, il 20% in Campania, il 12% in Lombardia.

Il 90% delle aziende sequestrate e confiscate fallisce. Tra il sequestro e la confisca passano circa 8 anni, con conseguenze sul patrimonio aziendale e sulla collocazione di mercato. Sono dagli 80 ai 100.000 i lavoratori coinvolti, esposti a licenziamento e disoccupazione, senza più neanche gli ammortizzatori sociali, per effetto della riforma del lavoro Fornero. Con l'aggravante che dall'inizio della crisi i provvedimenti di confisca sono aumentati del 65%.

Di questo ne parleranno domani: Francesco Forgione, già presidente della Commissione parlamentare Antimafia; Mattia Palazzi, presidente Arci Lombardia; Paolo Petracca, presidente Acli Milano; Onorio Rosati, segretario generale Cgil Milano; Nino Baseotto, segretario generale Cgil Lombardia; Ilaria Ramoni, referente Libera Milano; Davide Salluzzo, referente Libera Lombardia; Tiziana Vettor, Osservatorio sociale mafie Milano Lombardia; Luciano Silvestri, Cgil nazionale. Presiede: Graziano Gorla, Cgil Milano, e introduce Vincenzo Moriello, Cgil Lombardia.

Tutte le info sul sito www.ioriattivoillavoro.it