PHOTO
"Dopo le recenti elezioni regionali la Lega alza la voce e vuole dettare le regole delle politiche per l'accoglienza dei richiedenti asilo. Maroni, in qualità di Presidente, abbraccia le idee di Salvini e minaccia i Sindaci dei comuni lombardi, con il taglio dei fondi regionali, che continueranno ad ospitare i migranti in fuga da conflitti e violenze. Vorremmo ricordare al Presidente che le regioni del sud sono quelle che più stanno sopportando lo sforzo dell'accoglienza delle migliaia di migranti". E quanto riportato in una nota della Cgil Lombardia. "Il nord, il "ricco" nord dell'Expo 2015, vetrina del mondo, si rifiuta di aiutare e "alimentare" la speranza di uomini, donne e bambini che impariamo a conoscere solo nel momento in cui si imbarcano sulle carrette del mare e sbarcano nel nostro paese. Ma cosa sappiamo di cosa sta succedendo in Siria, in Eritrea, in Sud Sudan, in Nigeria, in Mali, e in molti altri paesi del Medio Oriente e dell'Africa Nord e Sub Sahariana? Cosa facciamo nel "ricco" Nord per aiutare queste persone che fuggono da guerre e fame, si imbarcano rischiando di morire, pagando scafisti senza scrupoli?"
"Al Presidente ricordiamo che non siamo in presenza di clandestini ma di richiedenti asilo e lo sono fino al pronunciamento della commissione territoriale che valuta la domanda.Come possiamo pretendere che l'Europa se ne faccia carico, quando noi per primi rifiutiamo la solidarietà con le nostre regioni del Sud che vedono la presenza di richiedenti asilo 5 o 6 volte maggiore di quella che interessa la nostra regione? Il Presidente, minacciando il taglio di risorse ai comuni lombardi, nega il valore delle comunità locali, oltre che ledere le scelte delle amministrazioni comunali, e riafferma un centralismo regionale teso ad imporre e controllare tutto quanto avviene in regione".
"La Cgil – conclude la nota – non si riconosce e condanna tale scelta: riteniamo che tutti debbono contribuire in quota parte; denunciamo l'arroganza e il tono minaccioso usati nel l'invito ai comuni a non essere solidali, sapendo che il taglio delle risorse non potrà che andare a scapito delle fasce più deboli della popolazione, alimentando ulteriori tensioni sociali; esprimiamo solidarietà e vicinanza ai Prefetti che loro malgrado si trovano a dover gestire una situazione senza l'aiuto di Regione Lombardia,e a tutti quei Sindaci che vorranno continuare nell'opera meritoria di accogliere i rifugiati".