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Nuovo sciopero nazionale oggi (martedì 20 giugno) dei lavoratori Ericsson, indetto da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil contro gli oltre 300 licenziamenti. Una protesta che da lungo tempo vede contrapposti sindacati e management: l’ultimo stop è di martedì 6 giugno scorso. E che da anni scuote la multinazionale delle telecomunicazioni: dal 2006 a oggi si sono succedute ben 14 procedure di licenziamento collettivo, che hanno ridotto l'organico da 1.200 dipendenti ai circa 600 attuali.
Il prossimo incontro tra Ericsson, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil è previsto per lunedì 27 giugno a Roma, presso la sede del ministero dello Sviluppo economico. “Questa convocazione non è la soluzione della vertenza, ma può costituire un’importante opportunità” spiegano i sindacati: “L’adesione allo sciopero da parte di tutti i lavoratori, a sostegno di una soluzione che affronti le difficoltà senza soluzioni traumatiche, diventa impegno imprescindibile se si vuole fermare una deriva drammatica, che Ericsson sembra aver preso in modo periodico”.
I sindacati di categoria delle telecomunicazioni, che per oggi hanno organizzato presidi a livello territoriale, sottolineano anche di essere “consapevoli che questa procedura non sarà né ultima né penultima” (il cui termine è da poco, quindi dal 1 giugno decorrono i 120 giorni all'interno dei quali l'azienda può inviare le lettere di cessato rapporto di lavoro). Per tutte queste ragioni, ritengono “necessario porre fine alle modalità con cui questo management intende affrontare le difficoltà. Non aspetteremo le lettere di licenziamento per prenderne coscienza”.