La Sicilia, e la provincia di Palermo in particolare, ha tra i dati più alti di bambine-madri e madri-adolescenti. Un dato indicativo di una situazione di fragilità familiare e sociale. L’Istat nel 2012 ha calcolato 433 casi, di cui 139 sotto i 18 anni, con un solo caso di ragazza sposata, e 294 tra i 18 e i 19 anni. Si tratta di un fenomeno ancora palermitano: non riguarda le figlie di immigrati residenti a Palermo, che alzano la media in tante altre città. E sotto i 18 anni, gli aborti sono i più alti della media nazionale.

È uno dei dati emersi stamattina (14 maggio) nel corso del convegno organizzato dalla Cgil, dalla Fp-Cgil e dall’Udu per denunciare le difficoltà dell’applicazione della legge 194 del ’78 sull’interruzione di gravidanza, che ha recentemente ha festeggiato i suoi 36 anni di età.

"Un’applicazione totalmente zoppicante, perché l’obiezione di coscienza anziché scendere aumenta: in Sicilia l’obiezione di coscienza è al di sopra dell’80 per cento - hanno affermato Mimmo Mirabile responsabile medici della Fp Cgil Palermo e Silvana Bova, della segreteria Cgil Palermo - Nell’azienda Cervello-Villa Sofia, su 19

Ci sono ospedali come l’Ingrassia con un solo obiettore su 10 ginecologi. Tra le private solo la clinica Candela consente l’applicazione della 194 con un ginecologo. Mentre alla Triolo e alla Serena il servizio previsto dalla legge non è effettuato.

L’ultimo consultorio è stato chiuso l’estate scorsa in via Massimo D’Azeglio, zona Libertà, per mancanza di personale. Denise Amerini, intervenuta a nome del sindacato nazionale, impegnato in un monitoraggio sulla 194 nelle regioni d’Italia, ha detto: "Sarebbe utile che le strutture a servizio delle donne, a partire dai consultori, fossero diretti da medici non obiettori", continuano i sindacalisti.

A Palermo l’interruzione di gravidanza tra le donne fertili (tra i 15 e i 49 anni) ha riguardato un indice del 6,6 per mille nel 2012, al di sotto della media nazionale che si attesta sul 7,8. Ma a Palermo il dato è invertito se si considera la fascia più bassa: tra i 15 e i 19 fa ricorso all'aborto il 10,6 per cento delle ragazze contro una media nazionale dell'8,5. Per quanto riguarda le baby mamme censite dall’Istat, a Catania sono state 168 sotto i 18 anni e 227 tra i 18 e i 19. Napoli supera Palermo con 315 sotto i 18 anni e 692 tra i 18 e i 19 anni. A Torino sono stati registrati 139 casi sotto i 18 anni e 162 tra i 18 e i 19 anni. A Milano 60 sotto i 18 anni e 239 tra i 18 e i 19 anni.

"Sono dati alti.
Per questo, in questa fase di potenziamento e di rinnovato dialogo con l’assessorato e le direzioni sanitarie chiediamo di investire molto sui consultori e sull’attività di prevenzione, anche tornando nelle scuole per fare educazione sessuale - aggiungono Mirabile e Bova occorre un modello sociale di approccio che parta dalla valutazione del contesto sociale, della precarietà e dei disagi delle famiglie".