“I dati Istat divulgati ieri, 13 dicembre, confermano un trend di crescita dei contratti stipulati nella nostra regione. Il segnale di per sé positivo va tuttavia letto come un'esplosione di contratti a termine di breve durata e una contrazione dei contratti a tempo indeterminato che non vede una crescita sostanziale delle ore lavorate, con una continua riduzione di reddito per i nuovi occupati che, ormai, rientrano nella fascia di povertà nonostante la condizione di occupati”. Lo scrivono in una nota Michele Azzola, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Paolo Terrinoni, segretario generale della Cisl del Lazio, e Alberto Civica, segretario generale della Uil di Roma e del Lazio.

“Ciò nonostante – proseguono –, in una situazione economicamente e socialmente complessa per il Paese, questi dati rappresentano comunque uno spiraglio. Frutto anche di una concertazione con la Regione che ha prodotto risultati importanti come l’accordo sull’articolo 18 relativamente ai cup sul cambio appalto. Un accordo ancora tutto da conquistare con le aziende, ma comunque indicativo di un cambio di tendenza avviato dalla Regione Lazio”. 

Cambio di linea che i sindacati si aspettano prosegua con il varo di una legge regionale sugli appalti, capace di recepire i contenuti degli accordi siglati e l’avvio del tavolo per lo sviluppo, recentemente introdotto in Regione. “Tavolo che dovrà trovare soluzioni in grado di consentire uno sviluppo ancorato a una ‘buona’ crescita occupazionale che garantisca rapporti e retribuzioni stabili, unica garanzia per permettere ai giovani di costruirsi un futuro – concludono Azzola, Terrinoni e Civica –. Una concertazione che, se protratta e intensificata, potrà produrre risultati sicuramente migliori, magari anche nella Capitale dove purtroppo invece la situazione generale sembra precipitare ogni giorno di più”.