Sono le 3.32 del 6 aprile del 2009 quando una forte scossa di terremoto colpisce L’Aquila e l’Italia centrale. Le vittime saranno 309. Oltre 1.600 i feriti. Sono passati ormai sette anni dal sisma che ha  distrutto la città. E sono ancora  le ferite ancora aperte e i ritardi.  Restano253 cantieri aperti e molti sono ancora gli ostacoli  per la rinascita degli edifici pubblici.

Ieri notte, c'è stata la fiaccolata in ricordo di quei  drammatici. Migliaia di persone in corteo, con i parenti delle vittime che hanno chiesto, per l'ennesima volta, giustizia  e verità. E hanno accusato la politica di non fare nulla per dare loro le risposte che cercano. Ma le polemiche hanno lasciato spazio anche al dolore, in un un tempo che pare fermo. 

"Dopo 7 anni il lavoro di ricostruzione è iniziato - scrive lo Spi Cgil sulla sua pagina Facebook -. Ma c’è ancora molto da fare. Per questo abbiamo deciso di tenere la festa annuale di LiberEtà a L’Aquila. Saremo in piazza dal 29 giugno al 1 luglio per riaccendere i riflettori su una realtà di cui in troppi si sono dimenticati. Tre giorni di musica e incontri organizzati insieme alle realtà locali. Tre giorni per ricordare che il processo di ricostruzione non è ancora finito e che ancora tantissimi aquilani vivono nelle abitazioni provvisorie".