Continuano gli incontri tra governo e sindacati su mercato del lavoro e previdenza. Sulle pensioni, questa settimana, la “fase 2” è entrata nel vivo, anche se al termine dell'incontro al ministero la Cgil si è detta comunque insoddisfatta. Per il segretario generale Susanna Camusso, il governo non ha ancora chiarito nulla in merito allo stanziamento delle risorse. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, invece, alcuni passi avanti sono stati fatti. Il ministro Poletti ha proposto la decontribuzione per le aziende che assumono giovani a tempo indeterminato. Per il segretario confederale Cgil Tania Scacchetti servono comunque politiche che sostengano “investimenti e formazione”. Il problema delle risorse, in ogni caso, resta pure in questo caso dirimente.

È ripartito anche il confronto con governo e ministeri sulla contrattazione e finalmente, dopo otto anni di stop, sembra sbloccarsi il negoziato nel pubblico impiego. I nodi al pettine, secondo Franco Martini segretario confederale della Cgil, restano comunque molti. Rimanendo nel pubblico impiego, tra l'altro, si registra un accordo tra regioni e governo sulle politiche attive. Prevista la copertura delle risorse per il personale dei centri per l’impiego e la stabilizzazione dei precari. Per Bozzanca della Fp Cgil, è “una prima importante vittoria della mobilitazione di questi anni”.

Sul fronte della rappresentanza, poi, è stata firmata un'intesa tra sindacati e Confesercenti. Cgil, Cisl e Uil hanno espresso la loro soddisfazione: “Prosegue il percorso intrapreso per costruire un moderno sistema di relazioni e favorire lo sviluppo sociale, economico e occupazionale del Paese”. Confermata la centralità del contratto nazionale. Le sigle degli edili di Cgil, Cisl e Uil, invece, sono state costrette a lanciare un ultimatum: “Contratto in due mesi o mobilitazione”. Parte dunque una campagna straordinaria di assemblee unitarie per i mesi di settembre e ottobre. “Un milione e mezzo di lavoratori sono in attesa di risposte da oltre un anno”, denunciano. Intanto sono partite a Palermo le giornate dei servizi pubblici della Fp Cgil nazionale. L'iniziativa del sindacato ha preso il via giovedì 7 e andrà avanti fino a domenica 10 settembre. Quattro giornate in piazza Verdi, davanti e dentro al Teatro Massimo, fra dibattiti e intrattenimento. “Qui per dare il giusto valore ai beni comuni”, ha affermato il segretario generale Serena Sorrentino..

Per quanto riguarda le vertenze aperte, invece, è arrivato l'annuncio shock dell'Alfasigma di Pomezia, che ha deciso 456 licenziamenti. Il piano di riorganizzazione lacrime e sangue ha scatenato l'immediata risposta dei sindacati e della Rsu con l'apertura dello stato di agitazione e lo sciopero. Anche Tmm Pisa chiude e licenzia. Di conseguenza è stato deciso lo stop di quattro ore dei metalmeccanici della provincia con un corteo a Pontedera. Il no di una banca creditrice fa invece saltare la trattativa per l'acquisto del terreno su cui sorge la Richard Ginori. I sindacati denunciano “interessi speculativi” e attendono un incontro al Mise per trovare una soluzione.

C'è stato inoltre un vertice tra sindacati e amministrazione, a Roma, sulla situazione dell'Atac, avviata al concordato preventivo. Il Campidoglio ha negato interventi su stipendi e dipendenti, ma Cgil, Cisl e Uil mantengono comunque la mobilitazione. L'11 settembre è previsto un nuovo summit. Per quanto riguarda i trasporti, tra l'altro, si annuncia un autunno piuttosto caldo. Crisi e difficoltà si registrano in tutto il settore. Secondo Rocchi, segretario generale della Filt Cgil, per Alitalia “non è pensabile una prospettiva low cost”, mentre per il settore del trasporto pubblico locale ci sono “poche risorse e norme confuse”.

Continua poi la drammatica scia dei morti sul lavoro in Italia. Durante questa settimana una lunga catena di incidenti mortali a Lucca, Bergamo, Prato e nelle campagne pugliesi. Il presidente Mattarella invoca “controlli attenti e rigorosi”. Infortuni e malattie professionali costano 476 miliardi di euro l'anno all'Ue. In Lombardia, intanto, si è svolto il Campo di lavoro e formazione sulla legalità. Cinque giorni di incontri, lavoro e formazione presso il bene confiscato alla 'ndrangheta “La Masseria” di Cisliano (Milano). “La lotta alle mafie richiede conoscenza, consapevolezza e responsabilità – afferma il sindacato –, ma soprattutto cultura”.

Per quanto riguarda i fast food, invece, c'è da registrare la protesta globale dei lavoratori davanti ai ristoranti di tutto il mondo, in occasione della campagna promossa dal sindacati internazionali contro lo sfruttamento e i bassi salari. In Italia c'è stato un doppio appuntamento (Roma e Milano) organizzato dalla Filcams Cgil. Riprende intanto, con Medicina, Veterinaria, Professioni sanitarie e Architettura, la lotteria dei test d'ingresso alle università italiane. Dopo la sentenza del Tar Lazio, che ha bocciato i quiz all'università di Milano, cresce però la protesta studentesca. Restando nella formazione, infine, Save The Children ha lanciato l'allarme mense: “A scuola troppi bambini non possono permettersele”. Secondo Francesco Sinopoli, segretario della Flc Cgil, “è la spia delle profonde ingiustizie sociali ancora presenti nel paese”.

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