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Il presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin, ha incontrato oggi nella sede del Cnf - a margine della cerimonia di celebrazione del "Quartetto del Dialogo Tunisino", Premio Nobel per la Pace 2015 - i segretari generali di Cgi e Uil Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo, e il responsabile per i rapporti internazionali della Cisl, Giuseppe Iuliano.
Il Quartetto, in visita a Roma, riunisce più gruppi che hanno svolto un ruolo di mediatori nel processo di sviluppo democratico tunisino dopo la primavera araba, aggiudicandosi per questo il premio Nobel per la Pace 2015: sono il sindacato tunisino Uggt, la Confindustria, l'Unione degli ordini forensi della Tunisia, la Lega tunisina per la tutela dei diritti umani.
Dall’incontro tra sindacati e Cnf è emersa la volontà comune - nello spirito del Nobel per la pace 2015 al dialogo sociale e civico - di avviare una collaborazione, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e delle proprie rappresentanze, per approfondire i temi della giustizia e dei diritti, e per le organizzazioni sindacali, in particolare di quello del lavoro.
I rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa del Cnf di ospitare e celebrare insieme i rappresentanti delle organizzazioni tunisine. E’ una iniziativa, hanno sottolineato al presidente Mascherin, che mette in luce come il dialogo sociale sia alla base della costruzione di una società giusta.
La Tunisia ha bisogno di investimenti, perché c'è un nesso tra la transizione democratica e la situazione economica del paese. L'hanno affermato esponenti del Quartello durante la visita. Mascherin ha sottolineato l'importanza del dialogo avviato dalla società civile nel paese che nel 2011 ha vissuto la Rivoluzione dei gelsomini. "L'avvocatura ha pensato di chiamare in Italia i rappresentanti del Quartetto da cui abbiamo imparato la grande lezione che la società civile può dare anche supplendo alle carenze della politica. I membri del Quartetto, accompagnati da Mascherin, sono stati anche ricevuti da Papa Francesco.