La segreteria nazionale della Fiom aderisce alla manifestazione “Insieme senza muri” che si terrà a Milano, sabato 20 maggio. Ne dà notizia il sindacato dei metalmeccanici in una nota diramata il 18 maggio.

L'iniziativa è indetta da associazioni laiche e religiose “con le quali condividiamo la necessità di una riforma del Testo Unico sull'immigrazione, della cancellazione della legge Bossi-Fini, di una legge sulla cittadinanza e di norme che garantiscano forme dignitose di accoglienza e di inclusione dei migranti e dei rifugiati”, spiega la Fiom.

Per il sindacato “servirebbe una forma di regolarizzazione, anche temporanea, per le persone che si trovano nel paese, mettendole al riparo dal reato di clandestinità; l’illegalità nasce in realtà dalla nostra legislazione che impedisce, di fatto, un’immigrazione regolare”.

“Siamo contrari anche alla legge Minniti-Orlando approvata recentemente dal Parlamento – precisa la Fiom -, perché riteniamo che questi provvedimenti siano un passo indietro pesante per la civiltà giuridica del nostro paese, che cancella ogni garanzia giurisdizionale – cosa impossibile per altre categorie – per i richiedenti asilo che ottengono un diniego dalle commissioni ministeriali. Oltre ad aver eliminato l'appello, infatti, la legge impedisce al ricorrente di far valere le proprie ragioni davanti al giudice ordinario, a meno che il giudice non decida, su richiesta dello straniero, di ascoltare le parti”.

Se si fosse davvero voluto intervenire per ridurre i tempi d'attesa dei richiedenti asilo, “lo si sarebbe potuto fare migliorando il sistema di prima accoglienza o potenziando gli uffici giudiziari. La negazione del diritto al giusto processo non può essere la soluzione”, prosegue la nota, ricordando che “la legge, inoltre, prevede l’implementazione dei centri di permanenza per il rimpatrio (ex Cie) e la parificazione a pubblico ufficiale dell’operatore sociale per alcune fattispecie procedurali”.

“Chiediamo che vengano abrogati questi provvedimenti lesivi dei diritti – conclude il sindacato - riaffermando i valori della Costituzione italiana, basata su diritti di cittadinanza universali, contro ogni forma di discriminazione diretta e indiretta, per una maggiore coesione sociale”.