“Non fermate le mani che creano la bellezza”. Sarà questa la frase stampata sullo striscione che sabato 23 settembre sarà issato a Firenze dai lavoratori della Richard Ginori, mediante palloni aerostatici, sulla facciata del Museo nazionale del Bargello. L’appuntamento, indetto da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec e Cobas, è alle ore 16 in piazza San Firenze: i dipendenti della storica manifattura di porcellane daranno prima vita a un flash mob, poi regaleranno ai partecipanti decori e manufatti creati sul posto.

La mobilitazione dei 300 lavoratori della Richard Ginori di Sesto Fiorentino è iniziata giovedì 14 settembre. I loro posti di lavoro sono a rischio a causa della mancata vendita all’azienda, da parte della DoBank (banca creditrice di Ginori Real Estate, ora in liquidazione, assieme a Bnl e Popolare di Vicenza), dei terreni su cui attualmente sorge la fabbrica, di cui la Richard Ginori è affittuaria. L'offerta vincolante era stata presentata lo scorso 6 giugno sulla base dell'ipotesi di accordo raggiunto a fine maggio tra ministero dello Sviluppo economico, Comune, Regione Toscana, azienda, banche creditrici e liquidatori.

Secondo i sindacati l’intento della DoBank è quello di scatenare un’asta, cercando quindi di incassare una cifra maggiore di quella offerta (pari a 4,5 milioni di euro) da Richard Ginori. Il no di DoBank, spiega il management della manifattura, “mette seriamente a rischio la prosecuzione dell'attività aziendale”: per la società la proprietà di terreni e linee produttive è fondamentale, considerata l’impossibilità di “immaginare il futuro dell'azienda e dei suoi lavoratori – spiega una nota della società – senza l'acquisizione dello stabilimento, né di essere disponibile a protrarre una situazione di incertezza che si trascina da troppo tempo”.

L’iniziativa di sabato 23 settembre anticipa l’inaugurazione della video-installazione “La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo. Videoritratti di Matilde Gagliardo”. Una collezione di 21 ritratti in video degli operai Ginori, che saranno proiettati nel cortile del Museo nazionale del Bargello a partire dalle 17,30. La video-installazione è legata e complementare alla mostra in corso al Museo, “La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo di statue”, che si concluderà domenica 1° ottobre.

“L’iniziativa dello striscione, che si lega alle mostre al Bargello, vuole – spiegano i sindacati - da una parte testimoniare il vincolo inscindibile tra la Richard Ginori e il Museo di Doccia, tra il popolo dello stabilimento e il popolo di statue del Bargello, tra la bellezza di Firenze e quella del lavoro di qualità; dall’altra parte, vuole continuare a sensibilizzare sulla vertenza”. Filctem, Femca, Uiltec e Cobas chiedono all’azienda “ancora maggiore determinazione a completare l’acquisto dei terreni che ospitano lo stabilimento”, e ribadiscono con forza “la richiesta agli istituti di credito di chiudere la trattativa per la cessione dei terreni senza speculare sulla pelle dei lavoratori”.