"È palesemente scorretto il comportamento di qualche associazione di limitata rappresentatività che arbitrariamente si è arrogata il diritto di parlare a nome dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, esprimendo il plauso incondizionato ai decreti attuativi del Jobs act".

È quanto dichiarano in una nota congiunta i responsabili nazionali disabilità di Cgil, Uil, Ugl, Nina Daita, Sergio Ricci, Giovanni Scacciavillani, insieme a Nazaro Pagano, presidente Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili), Giuseppe Petrucci, Presidente Ens (Ente nazionale sordomuti), e altre associazioni del vasto mondo della disabilità.

Mondo che, in larga maggioranza, "come evidenziano gli atti dello stesso Osservatorio, si è espresso contro alcuni punti di rilievo dei decreti attuativi", spiegano. "Ad esempio, la chiamata nominativa – sottolineano Daita, Ricci, Scacciavillani, Pagano e Petrucci – che, se attuata, potrebbe creare pesanti discriminazioni all'interno del mondo della disabilità, riportando indietro di molto l'orologio della storia sul versante dei diritti".