Oggi, 12 settembre, si terrà a Roma, in piazza Montecitorio alle ore 14, un presidio organizzato dalla campagna “L’Italia sono anch’io”, di cui la Cgil fa parte. Continua così la mobilitazione per chiedere con forza al Senato di approvare entro settembre la legge sulla cittadinanza.

Nonostante le dichiarazioni di esponenti del governo e della maggioranza che dicono di voler approvare la legge che riforma la cittadinanza in questa legislatura, infatti, non si sa ancora quando i terrà la discussione in Aula al Senato. I promotori della campagna ricordano in una nota che lo stesso presidente del Consiglio Gentiloni aveva definito la riforma “una conquista di civiltà”. E ora si aspettano che sia “dunque conseguente con le sue affermazioni, ricorrendo anche alla fiducia se necessario per velocizzare i tempi di approvazione”.

Oggi, la riunione dei capigruppo deve decidere la calendarizzazione dei lavori. “L’Italia sono anch’io” chiede che il primo provvedimento all’ordine del giorno sia questo. “Da troppo tempo - scrivono - aspettiamo che le promesse fatte si traducano in atti concreti e intanto un milione di giovani di origine straniera, nati o vissuti per anni nel nostro paese, non sono ancora cittadini italiani per legge, anche se lo sono di fatto”.

Il sit-in è stato organizzato a  Piazza Montecitorio perché la Questura ha negato la possibilità di tenerlo nei pressi di Palazzo Madama, “nonostante il permesso concesso invece qualche mese fa ai fascisti Casapound di riunirsi lì vicino per protestare proprio contro riforma”. I promotori hanno però chiesto ai senatori, compreso il capogruppo del Pd Zanda, di raggiungerli “perché ci ragguaglino sulle proposte di calendarizzazione dei lavori che faranno. Noi chiediamo che ci venga assicurato che entro settembre lo ius soli venga approvato. Non possiamo accettare che per calcoli politici i diritti di una parte così consistente di giovani vengano ignorati”.