Gli azionisti vogliono concedersi un extra dividendo di 80 milioni di euro, mentre parte del personale è in cassa integrazione, l’azienda attraversa qualche difficoltà e anche la liquidità di cassa mostra problemi. Tutto questo accade alla Italiaonline, società del finanziere egiziano Naguib Sawiris che un anno fa ha inglobato la Seat Pagine Gialle. Un atteggiamento che incontra l’opposizione di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che hanno proclamato per oggi (giovedì 27 aprile) uno sciopero nazionale (dalle ore 15.30 a fine turno), con manifestazioni in varie città. A Torino, sede centrale della società, l’appuntamento è in piazza Castello, sotto la sede della Regione.

Il 19 aprile scorso Italiaonline ha presentato ai sindacati le linee guida per il 2017. Da un lato, spiegano Slc, Fistel e Uilcom, vi è stata “la proposizione di investimenti pari circa a 23,2 milioni di euro”, dall’altro sono previste “riduzioni di costi industriali (legati anche alla diminuzione dei ricavi), commerciali, generali e dei costi del lavoro”. L'amministratore delegato “ha dichiarato come necessaria un’ulteriore riduzione dei costi pari al 30 per cento. Prospetticamente ci si attende un’ulteriore diminuzione dei ricavi dalla carta e un mantenimento dei ricavi da digitale. Di fatto, i ricavi core sono diminuiti del 13,5 per cento”.

I sindacati hanno sottolineato, anzitutto, la necessità di puntare “a un significativo incremento dei ricavi”. Hanno poi ribadito “con estrema fermezza come l’applicazione dell'accordo sottoscritto a dicembre scorso (che ha previsto un centinaio di uscite incentivate e oltre 700 lavoratori in cassa integrazione, ndr) abbia creato significativi problemi di ordine organizzativo e quindi inciso sulla produttività. Per questa condizione di ‘sofferenza’ i lavoratori devono essere maggiormente coinvolti, recuperando le importanti professionalità presenti in azienda”.

I sindacati – arriviamo così alle ragioni dello sciopero – hanno quindi posto il tema, nell’incontro, delle “motivazioni che hanno generato la richiesta di erogazione per un extra dividendo pari a 80 milioni, evidenziando che i dati dell'azienda e le liquidità di cassa consiglierebbero di evitare tale elargizione, utilizzando invece le liquidità disponibili per investimenti industriali e a tutela del perimetro occupazionale”.

La risposta dell’amministratore delegato è stata, riferiscono Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che “le aziende non debbano avere liquidità eccessive e, dati i tassi di interesse, possono persino indebitarsi almeno per un importo pari all'Ebidta (margine operativo prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti). Una dichiarazione su cui i sindacati hanno “esternato forti dubbi”, dichiarando, visto che “il Cda ha comunque inserito nell'organizzazione dell'assemblea la decisione sull'erogazione del dividendo”, lo sciopero nazionale.