Dopo più di sei mesi di trattativa, il 13 dicembre è stata sottoscritta l’ipotesi del primo contratto dei dirigenti della scuola, dell’università, della ricerca e dell’Afam (Alta formazione artistica musicale). “Il contratto, che arriva dopo un blocco quasi decennale della contrattazione, acquisisce molti dei punti significativi della piattaforma unitaria, scrive in una nota la Flc Cgil, che esprime soddisfazione in particolare “per la riconduzione di significative materie al tavolo negoziale: conferimento degli incarichi dirigenziali, valutazione, tutela della salute e sicurezza, formazione e aggiornamento sono tornate ad essere materie oggetto di negoziazione contrattuale. Materie che – afferma il sindacato – inopinatamente ci erano state sottratte dalla legge”.

Fondamentali poi, per la Flc, sono il rafforzamento del ruolo e della funzione del dirigente scolastico all'interno della comunità educante e l’acquisizione di importanti strumenti di regolazione delle relazioni sindacali. “Sul piano economico – scrive ancora il sindacato – c’è stato il recupero del potere d’acquisto in linea con l’accordo del 30 novembre 2016, di circa 159 euro medi mensili lordi dal 1° gennaio 2018. Il testo sottoscritto realizza inoltre per i dirigenti scolastici l'equiparazione della retribuzione di posizione parte fissa a quella degli altri dirigenti dell’area, una rivendicazione da sempre presente nelle nostre piattaforme contrattuali”.

“Adesso la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori, alle colleghe e ai colleghi – conclude la nota – ai quali chiederemo il mandato per la sottoscrizione in via definitiva del contratto”.