Indetto a Brindisi lo stato di agitazione del personale di Inail, Inps e ministero del Lavoro. “Chiediamo profonde modifiche all’organizzazione del lavoro, un nuovo piano assunzionale, risorse economiche e strumentali e l'avvio dei percorsi di formazione per tutto il personale, per poter adempiere al delicato ruolo della vigilanza in materia di lavoro e sicurezza”, spiega la Fp Cgil territoriale: “La tutela della salute e la sicurezza sul lavoro non possono soggiacere a mere logiche di risparmio”.

“L’agenzia unica ispettiva, nata nel 2015 per accorpare sotto un unico ente l’attività ispettiva di Inps, Inail e ministero del Lavoro, è subito naufragata sotto il tiro incrociato di azioni di contrasto”, prosegue la Funzione pubblica: “Il ‘costo zero’, imposto per legge, non ha permesso l’omogenizzazione dei trattamenti economici del personale ispettivo dei tre enti che, pur svolgendo lo stesso lavoro, hanno continuato a percepire retribuzioni differenti, rimanendo incardinati negli enti di provenienza”.

Il sindacato denuncia la mancata condivisione delle banche dati di Inps e Inail e l’assenza di formazione per il personale ispettivo e amministrativo proveniente dal ministero del Lavoro. La Fp Cgil, in conclusione, rimarcata anche “la grave carenza di ispettori tecnici, che non permette una presenza costante sui cantieri edili per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Il personale amministrativo è ormai ridotto all’osso: occorrono urgentemente nuove assunzioni e risorse economiche e strumentali per poter combattere il caporalato e il lavoro nero e prevenire infortuni anche mortali”.