“Lascia esterrefatti la decisione di Invatec Medtronic di abbandonare il Paese, perché è un’azienda che ha un andamento positivo e non ha crisi né di mercato né di arretratezza tecnologica. Tale decisione ci preoccupa e deve preoccupare il governo: commesse pubbliche e delocalizzazione non possono andare insieme”. Lo hanno detto oggi, 19 giugno, i dirigenti Filctem durante l’incontro al ministero dello Sviluppo economico con i rappresentanti del gruppo specializzato nella produzione di bio-medicali, che il 6 giugno scorso ha annunciato la delocalizzazione della sua produzione e 314 licenziamenti.

“Quando sono presenti delle commesse pubbliche l’Italia deve dire la sua – hanno ribadito i rappresentanti sindacali –. Il rischio è che questo atteggiamento possa spingere tutti i player a delocalizzare per rincorrere la logica dei bassi costi. Questo è un caso che potrebbe fare scuola”.

“Apprezziamo la posizione assunta dal Mise di contrarietà alla decisione aziendale – hanno concluso i sindacalisti Filctem – e della volontà d'interloquire direttamente con in vertici del gruppo. Ciò deve rappresentare un elemento di forza e di sostegno ai lavoratori in presidio fuori dall’azienda”.