Poco soddisfatti di lavoro e stipendio, con un’azienda che non si impegna molto sul fronte della sicurezza né su quello della formazione. È questa l’immagine del gruppo Piaggio che emerge dalla ricerca della Fiom Cgil Toscana (realizzata con la partecipazione delle Fiom di Venezia, Pisa e Lecco) orientata a monitorare l'organizzazione del lavoro, le condizioni di vita lavorativa del personale, i rapporti sindacali (che però qui non affronteremo). L’indagine, realizzata tra giugno e agosto 2015 e presentata nei giorni scorsi, è stata organizzata mediante la distribuzione di 834 questionari nei tre stabilimenti del gruppo: Piaggio (Pontedera, 2.830 dipendenti), Aprilia (Noale e Scorzè, 550 dipendenti) e Guzzi (Mandello del Lario, 90 dipendenti). Il campione è prevalentemente maschile, d’età compresa tra 40 e 45 anni ed elevata è la quota di rispondenti non iscritti ai sindacati oppure iscritti ad altre sigle.

Il primo dato importante riguarda la soddisfazione dei dipendenti. Il 60 per cento degli intervistati si dichiara “insoddisfatto o poco soddisfatto” della propria condizione lavorativa, mentre più del 70 considera “basso o molto basso” il livello di riconoscimento del proprio lavoro e della propria professionalità. La percezione più negativa è verso i rapporti con l'azienda (solo il 33 per cento giudica buone o molto buone le proprie relazioni con i dirigenti) e lo stipendio (solo il 27 considera buono il proprio livello retributivo). È invece migliore la percezione dei rapporti con i colleghi, considerati buoni dall'80 per cento degli intervistati. Infine, a circa il 30 per cento del campione è capitato di sottoporre a un responsabile un caso che poteva rilevare comportamenti ingiusti o discriminatori.

Passiamo ora al tema specifico della sicurezza sul luogo di lavoro. Solo il 18 per cento del campione ritiene “perfettamente” rispettate le norme in materia, mentre più del 60 per cento definisce l'ambiente fisico di lavoro “mediamente funzionale”. Per ciò che concerne la distribuzione di compiti e carichi di lavoro, il campione quasi all'unanimità pensa che questi non siano suddivisi equamente tra i lavoratori.

Concludiamo con i dati, sicuramente preoccupanti, della formazione. Il 30 per cento del campione dichiara di non averne mai ricevuta, né per affiancamento (avuta dal 55 per cento) né attraverso corsi (avuta dal 12 per cento). In generale, l’ampia maggioranza di lavoratori (più dell’80) ritiene il gruppo Piaggio poco interessato alla promozione di corsi di aggiornamento e formazione. I lavoratori, invece, si dicono disponibili a frequentare corsi (oltre il 90 per cento), preferibilmente all’interno dell'orario di lavoro.