Continuano a calare gli infortuni sul lavoro, soprattutto quelli mortali. A dirlo è l’Inail, presentando giovedì 9 a Roma, alla Camera dei Deputati, la Relazione annuale 2014, tenuta dal presidente Massimo De Felice. Gli infortuni totali sono stati 437 mila (di cui il 18 per cento “fuori dall’azienda”, ovvero con mezzo di trasporto o in itinere), con un calo del 4,6 per cento rispetto al 2013. Gli incidenti mortali accertati sono stati 662, mentre 26 sono ancora in fase di istruttoria: se i 26 casi fossero tutti riconosciuti sul lavoro, si avrebbe una riduzione di poco più del 3 per cento rispetto all’anno precedente.

Andando ad analizzare le dinamiche degli incidenti mortali, l’Inail evidenzia come 358 (pari al 54 per cento di questi) sia avvenuto “fuori dall’azienda”
. La grande maggioranza (559 su 662) è avvenuta nell'industria e nei servizi, quelli in agricoltura sono stati 95, e otto quelli per conto dello Stato. Complessivamente gli infortuni hanno causato circa 11 milioni di giornate di inabilità, con costo a carico dell'Inail. In media le giornate di inabilità sono state 82 per gli infortuni che hanno causato menomazione e 20 in assenza di menomazione.

Sono in deciso aumento, invece, le denunce di malattie professionali: nel 2014 sono state 57.391 (per circa 43 mila lavoratori coinvolti), con un aumento del 10,7 sul 2013. L’anno scorso sono state riconosciute come malattie professionali solo il 35 per cento delle denunce, pari al 40 per cento delle persone coinvolte. Il 62 per cento delle denunce è per patologie del sistema osteo-muscolare (segnalate in forte crescita). Le morti per malattia professionale sono state 1.488, di cui l'85 per cento riguardante uomini e donne d’età superiore ai 74 anni. Riguardo l’amianto, sono 1.700 i lavoratori con malattia absesto-correlata, mentre i decessi sono stati 414.

Buone notizie sul fronte economico. Il risultato finanziario è positivo, per 477 milioni (anche se in diminuzione del 36 per cento rispetto al 2013), risultante dalla differenza tra le entrate di competenza per 9,58 miliardi (-5,5 per cento) e le uscite per 9,1 miliardi (con prestazioni istituzionali in diminuzione del 2,1 per cento, sul 2013). “Alcune misure – si legge nella Relazione – introdotte dalla Legge di stabilità, tra le quali la riduzione dei premi e la rivalutazione dell’indennizzo del danno biologico, hanno inciso sul bilancio del 2014, che continua comunque a tenere la solvibilità”.